L'argomento del giorno, riportato da tutte le testate giornalistiche del mondo, è sicuramente il devastante rogo che ieri ha colpito la cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Come si sa, l'edificio religioso ha perso tutta la sua copertura superiore in legno, la quale risaliva al XIII secolo. Per tutti è stato un dramma senza precedenti, per ricostruire la guglia, crollata in seguito al rogo, e tutta la parte superiore ci vorranno parecchi milioni di euro. La gara di solidarietà è già cominciata, dai colossi del lusso sarebbero già stati raccolti 600 milioni di euro per i lavori di ricostruzione.
Con il passare delle ore emergono però altri elementi. Sono chiarissime infatti le dichiarazioni del procuratore di Parigi, Rémi Heitz, che dice che non si è trattato di incendio doloso, ma probabilmente di un incidente che nessuno poteva prevedere. E lo stesso ha spiegato ai giornalisti che ieri c'era stato già un primo allarme alle ore 18:20, poi però rientrato.
Un sopralluogo prima dello sviluppo delle fiamme
Heitz ha spiegato che prima dello scoppio del rogo vero e proprio c'è stato un primo sopralluogo in struttura, ma non era stato rivelato niente di anomalo. Alle 18:43 però la situazione è precipitata, una lingua di fuoco si sarebbe sviluppata al livello dell'impalcatura. La chiesa è stata quindi evacuata, poi l'incendio si è immediatamente diffuso fin sulla guglia, e poi a tutto il tetto.
Proprio il simbolo di Notre-Dame, la guglia, è caduta mentre le televisioni di tutto il mondo mandavano in diretta le immagini del dramma. La gente, in un composto silenzio, quasi surreale, ha assistito alla distruzione di parte della cattedrale dalla Senna e dalle vie limitrofe. C'era chi piangeva, chi pregava, scene strazianti che nessuno potrà mai dimenticare.
Fino a notte fonda i Vigili del Fuoco hanno lottato contro l'incendio, non si è potuto intervenire inoltre con i canadair in quanto i forti getti d'acqua avrebbero provocato la distruzione di buona parte della struttura in pietra e di tutte le vetrate. Proprio lo "scheletro" in pietra della cattedrale ha resistito al devastante incendio, sono state salvate inoltre le importanti reliquie che custodiva, come la corona di spine attribuita a Cristo, il mantello di Re Luigi e un chiodo ritenuto proveniente dalla crocifissione.
Il presidente Emmanuel Macron è stato uno dei primi a parlare nelle ore successive al fatto di cronaca: "La ricostruiamo, tutti insieme" - ha tuonato il premier con la voce rotta dall'emozione.
Operai del cantiere interrogati nella notte
Nel frattempo sono partite spedite le indagini della Procura di Parigi, che nella notte, secondo quanto riportato dalla testata giornalistica on-line, Leggo, avrebbe già interrogato alcuni operai che lavoravano nel cantiere di Notre-Dame. Difatti il monumento era oggetto di imponenti lavori di restauro, il cui termine era previsto nel 2022. Sulla vicenda è intervenuto anche il leader sovranista del partito Debout la France, Nicolas Dupont-Aignan, il quale ha dichiarato che bisogna chiarire se si sia trattato, come dice il procuratore, di un incidente, oppure di qualcos'altro, come un attentato.
I cospirazionisti sono pronti a giurare che dietro la distruzione di Notre-Dame ci sia la mano jihadista, nonostante l'ipotesi del dolo, come detto in precedenza e ribadito più volte anche da questa testata, è stata scartata nelle scorse ore dalle stese autorità francesi.