Il Sultano del Brunei ha da poco introdotto una nuova legge nel suo piccolo Stato, qualcosa di aberrante in occidente ma largamente accettata tra la sua popolazione: la morte per lapidazione per adulteri e omosessuali. Il Sultano, dopo aver varato la legge, ha inviato una missiva al Parlamento europeo spiegandone i motivi.

Brunei, il Sultano ha introdotto la pena capitale per lapidazione a omosessuali e adulteri

L'intento, secondo il Sultano, è quello di "salvaguardare la sacralità del matrimonio e della discendenza familiare". Le condanne, però, saranno poche e serviranno come testimoni due uomini di "alta statura morale e fede", inoltre verranno escluse prove circostanziali.

Il Sultano, come se non bastasse, non si limita a spiegare la sua decisione ma addirittura chiede al Parlamento europeo che venga compresa, tollerata e rispettata al fine di mantenere viva l'integrità del suo Paese e delle sue tradizioni. Dopo il dominio britannico, ovvero da quando il Brunei è diventato uno Stato indipendente, l'omosessualità è diventata un reato punito con il carcere. A quanto pare la pena era troppo leggera e così il Sultano ha deciso di condannare a morte gli omosessuali insieme agli adulteri. Dal Parlamento europeo non poteva che arrivare una condanna decisa nei confronti di una legge del genere, definita "retrograda". Inoltre, il Parlamento, ha chiesto anche di congelare i visti e i beni del Sultano in Europa e di inserire nella black list i 9 hotel di sua proprietà.

Come riportato da Libero, anche la Mogherini ha attaccato la norma: "Nessun tipo di crimine può giustificare la tortura, un'amputazione o pena di morte. Nessun essere umano dovrebbe essere punito per aver amato qualcuno. Ciò non potrà mai essere interpretato come un crimine" ha dichiarato. Sperando che il Brunei non applichi mai la norma, la Mogherini, ha poi aggiunto che è fondamentale prevenire l'applicazione di pene del genere.

A onor di cronaca, è bene ricordare, che non è solo il Brunei a prevedere la pena di morte per gli omosessuali: l'Arabia Saudita, ad esempio, già si è resa responsabile di aver condannato a morte per decapitazione degli omosessuali in passato.

Le proteste arrivano dal mondo dello spettacolo e dalle università

Le proteste per l'introduzione di questa legge in Brunei, comunque, sono arrivate numerose anche da altre parti del mondo e in particolare da quello dello spettacolo e dalle università: George Clooney e Elton John hanno lanciato un appello all'Onu affinché boicotti gli hotel del Sultano, mentre l'università di Aberdeen ha revocato una laurea ad honorem che aveva concesso al Sultano del Brunei.