Il ponte Morandi di Genova non esiste più: è solo un ricordo. Questa mattina, alle ore 9.37, le pile 10 e 11 sono state demolite. L'esplosione è stata ritardata di qualche decina di minuti perché si credeva che un anziano residente si fosse barricato nel suo appartamento. La struttura è collassata con un tonfo sordo. Presenti il ministro dell'Interno Matteo Salvini (assediato dai giornalisti per il caso Sea Watch) e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio: assente, invece, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli.

Il ponte Morandi non esiste più

Oggi, venerdì 28 giugno, le pile simbolo del ponte Morandi sono collassate a terra. Alle ore 9:28 sono entrati in funzione gli idranti ed i cannoni ad acqua utilizzati per bagnare il terreno e ridurre, la nuvola di polvere. Alle 9:32, tra il silenzio generale, la sirena ha iniziato a suonare e, dopo 5 minuti, alle 9:37, con un'esplosione controllata di oltre una tonnellata di dinamite, sono andate giù le pile 10 e 11, In soli 6 secondi lo skyline di Genova e della Valpolcevera è cambiato per sempre. Subito dopo, si sono alzati in volo, per un primo sopralluogo, alcuni droni (tra cui, anche quello degli artificieri dell'esercito).

Per eseguire l'operazione in totale sicurezza, la Protezione Civile ha provveduto ad evacuare gli oltre 3.400 residenti.

Ora. nella zona est del cantiere lungo il fiume, a quasi un anno da quella terribile tragedia (avvenuta lo scorso 14 agosto) che costò la vita a 43 persone, la ricostruzione può finalmente ripartire.

Le parole del sindaco Bucci

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, giunto in sala di controllo già alle prime luci dell'alba, ha ringraziato tecnici, forze dell'ordine, vigili del Fuoco e Protezione Civile sottolineando che è andato tutto bene nonostante, un'operazione del genere non abbia uguali e - come hanno confermato anche gli esperti - non è mai stata fatti in centri abitati come Genova.

Poi, ha annunciato che dopo un primo check in programma alle 17 e in seguito alle verifiche delle ore 21 s'inizierà ad organizzare il rientro, in totale sicurezza, dei residenti sfollati.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha invece dichiarato: "Da oggi, il ponte Morandi, è un ricordo. Ora, con l'implosione il cantiere potrà entrare nel suo vivo".

"Da domani - ha assicurato - si vedrà già la trave sul primo pilastro del nuovo ponte di cui si stanno gettando le fondamenta".

Poi, ha aggiunto che la giornata odierna è stata una giornata straordinaria non solo per Genova, ma per la Liguria e per l'Italia intera. "Le istituzioni hanno collaborato, nonostante le diverse sensibilità e hanno fatto un lavoro straordinario: abbiam rispettato, fino all'ultima, tutte le promesse fatte".