Una terribile tragedia si è verificata questo pomeriggio tra Agliano e Costigliole d'Asti, nell'omonima provincia piemontese, tra le ore 15:00 e le 16:00. Infatti, secondo quanto riporta la stampa locale e nazionale, il pubblico ministero di Milano, Marcello Musso, 67 anni, è stato travolto e ucciso da un'automobile mentre si trovava in sella alla sua bicicletta. Il sinistro, secondo quanto riferisce Repubblica, si sarebbe verificato a poca distanza dalla casa dei suoi genitori: l'uomo si trovava in vacanza nella provincia piemontese.

Il magistrato, nel corso della sua carriera, si è occupato di delicati casi di Cronaca Nera, come ad esempio quello della coppia dell'acido Levato - Boettcher.

In quel caso ci fu una condanna pesantissima: a Martina Levato furono assegnati 19 anni e 6 mesi di reclusione, mentre ad Alexander Boettcher 21 anni.

Il magistrato iniziò la sua carriera in Sicilia e combatté in prima persona i "corleonesi", fatto che poi portò a far condannare anche all'ergastolo il cosiddetto "Capo dei capi", Toto Riina.

Soccorsi immediati

Nell'immediatezza dei fatti di oggi, i soccorsi del 118 sono giunti sul posto con un mezzo dell'elisoccorso. Erano infatti troppo gravi le ferite riportate durante l'impatto con la vettura, che secondo quanto riferisce la testata giornalistica locale online Milano Today, sarebbe stata una Fiat Stilo. Il conducente di quest'ultima si sarebbe comunque tempestivamente fermato, prestando i primi soccorsi alla vittima.

Musso pare che abbia svoltato ad un incrocio, e proprio in quel momento sarebbe stato centrato in pieno dalla vettura. La dinamica dell'incidente è comunque tutt'ora al vaglio degli inquirenti: dalle prime indiscrezioni che giungono dalla Lombardia si apprende che il conducente della Stilo è stato sottoposto ai relativi test per accertare la presenza di alcol o stupefacenti all'interno del suo organismo.

Il risultato sarebbe negativo.

Il pm aveva avuto anche la scorta

Il magistrato era ben noto nell'ambiente giudiziario milanese, anche se era originario proprio della provincia di Asti. Come già detto era stato titolare di diverse inchieste, anche piuttosto importanti all'interno del panorama giudiziario nazionale. Proprio a seguito del caso della coppia dell'acido, citato in apertura, il pm fu minacciato con delle lettere anonime ricevute a casa sua.

Per questo la Prefettura del capoluogo lombardo decise di affidargli una scorta.

Sua è anche l'inchiesta "Pavone", che ha riguardato il traffico di sostanze stupefacenti tra Quarto Oggiaro, la Brianza e Mariano Comense. Sicuramente nelle prossime ore si potranno conoscere ulteriori dettagli su questo episodio, che vede vittima un uomo di giustizia.

L'ultima sua grande inchiesta risale allo scorso mese di luglio, quando Musso si occupò di un grosso giro di cocaina tra il Perù e la stessa Lombardia.