Da alcune settimane si sta parlando molto dei fatti avvenuti a Bibbiano e nella Val D'Enza in Provincia di Reggio Emilia. A seguito della scoperta di un sistema legato agli affidi illeciti, sono stati indagati e arrestati alcuni esponenti del mondo dei servizi sociali e sono stati posti ai domiciliari alcuni politici locali, tra cui il sindaco della cittadina Andrea Carletti. Nelle ultime ore, lo stesso primo cittadino del Partito Democratico ha detto la sua sulla vicenda e ha affermato di non essere disposto a dimettersi.

La richiesta di revoca dei domiciliari

Oltre a tale annuncio, il sindaco di Bibbiano ha chiesto anche la revoca degli arresti domiciliari. Entrando maggiormente nei dettagli e stando a quanto riportato da un articolo di Fanpage, Carletti ha chiesto tale revoca in una memoria che è stata inviata al gip di Reggio Emilia. In questa memoria difensiva, il primo cittadino di centrosinistra rivendica il suo operato e la correttezza che, a suo dire, lo avrebbe contraddistinto.

Il Consiglio Comunale di Bibbiano: 'Non siamo un paese di mostri'

Intanto, stando a quanto riportato dal Resto del Carlino, il Consiglio Comunale di Bibbiano ha deciso di tutelare in modo trasversale il nome della cittadina, diventata negativamente nota per l'inchiesta "Angeli e Demoni".

Nella riunione di martedì 30 luglio, il Consiglio Comunale ha approvato una mozione all'unanimità con i voti sia dell'opposizione che della maggioranza.

Stando sempre al già citato articolo del Resto Del Carlino, durante l'incontro è stato fortemente applaudito il discorso fatto dall'assessore al Bilancio Emilio Catellani. Il politico locale ha dichiarato di trovare legittimo che le famiglie coinvolte nell'inchiesta ritengano di aver subito una grave ingiustizia ma, allo stesso tempo, ha sostenuto che la vita quotidiana nella cittadina emiliana sia stata comunque stravolta da alcuni violenti attacchi provenienti dal mondo della Politica nazionale e dello spettacolo.

Oltre a ciò, Catellani ha continuato il suo discorso, dichiarando che la cittadina è stata vittime anche di giornalismo sensazionalistico e colpita dalle minacce, che sono state rivolte agli operatori dell'Unione e del Comune e allo stesso sindaco Carletti. L'assessore al Bilancio ha infine attaccato alcune azioni fatte da alcuni militanti del partito di Giorgia Meloni Fratelli D'Italia, sostenendo che sarebbero state una sorta di "incursioni" di stampo "squadrista".