Si cerca ancora la verità che ha portato alla tragica morte di Elisa Pomarelli. La giovane è stata ritrovata morta solo la settimana scorsa, dopo dieci giorni di ricerche. Ad ucciderla Massimo Sebastiani. I due, di 28 anni lei e 45 anni lui, si erano ritrovati per un pranzo per poi sparire insieme tra le campagne piacentine.

I risultati dell'autopsia

Terminata, ieri sera, l'autopsia sul corpo di Elisa Pomarelli. Dai primi risultati trapela che potrebbe essere confermata la versione dell'assassino. Il corpo, trovato in cattivo stato di conservazione, rivela che Elisa è stata strangolata e molto probabilmente il corpo è stato per lungo tempo all'aria aperta.

I medici legali, intanto, continuano a lavorare sulla relazione e sul completamento della ricognizione cadaverica. Il corpo della giovane piacentina non può essere sepolto fino a quando non saranno terminati gli esami da parte dell'Istituto di Medicina legale di Pavia. Dai primi risultati legali diffusi, comunque, non sarebbero state trovate tracce o segni riconducibili ad altri atti di violenza.

Le tappe che hanno portato Sebastiani a uccidere la ragazza

Era il 25 agosto, quando Massimo decise di pranzare insieme ad Elisa in un ristorante vicino a Gropparello. Dopo il pranzo i due sono saliti in macchina e si sono diretti verso le campagne della provincia di Piacenza. Successivamente avrebbero litigato pesantemente e poi l'uomo avrebbe deciso di compiere il drammatico atto.

Elisa Pomarelli non voleva più vederlo e aveva espresso chiaramente che tra di loro c'era solo una semplice amicizia. Ma Sebastiani non lo accettava perché era innamorato. Elisa e Massimo si erano conosciuti un anno fa e molto spesso uscivano insieme. Sembra che lui la considerasse la sua fidanzata, ma lei solo come un amico.

L'unica 'colpa' di Elisa sarebbe dunque quella di aver respinto sentimentalmente il suo assassino.

Massimo Sebastiani è stato ritrovato, dopo due settimane di fuga. Durante l'interrogatorio ha confessato ai carabinieri e al pubblico ministero Ornella Chicca di aver ucciso la donna, portando gli investigatori verso il luogo in cui aveva occultato il cadavere.

L'arresto del quarantacinquenne e il ritrovamento della ragazza ha portato a una svolta investigativa, ma solo nelle ultime ore sono emerse nuovi dettagli sulle indagini. Massimo Sebastiani avrebbe dichiarato durante l'interrogatorio di dormire quotidianamente accanto al corpo di Elisa, come se non accettasse di averla uccisa. Inoltre, avrebbe inviato due messaggi al telefonino di Elisa, quando lei era già morta. Si pensa che i messaggi siano stati inviati per depistare le indagini. Negli sms Massimo chiede scusa alla giovane per la lite: "Scusa se mi sono arrabbiato, mettiti nei miei panni"e poi le chiede di richiamarlo.