Per la quinta giornata consecutiva sono continuate le proteste in Catalogna; ieri, gli scontri e le violenze tra i manifestanti e le forze dell'ordine hanno portato all'arresto di 83 persone in tutta la Spagna. Il bilancio è di oltre 180 feriti, di cui 152 solo a Barcellona, la capitale catalana. Dati probabilmente destinati a salire nelle prossime ore.

Davanti allo stato di tensione è intervenuta la sindaca di Barcellona chiedendo ai manifestanti e alle forze dell'ordine di porre fine alle violenze, in nome dell'amore verso la città. Inoltre, la prima cittadina ha espresso soddisfazione verso i cortei pacifici dei giorni scorsi, nonostante resta alta l'allerta per possibili violenze e scontri durante nuove proteste.

Nelle proteste di domenica 180 feriti e 83 arresti

Non si placano le tensioni in Catalogna. Per la quinta giornata consecutiva, scontri e violenze sono stati i principali protagonisti nelle città di tutto lo Stato spagnolo. Nel corso delle manifestazioni le forze dell'ordine sono intervenute con diverse cariche, al fine di disperdere la folla e cercare di catturare coloro che avevano dato inizio a varie provocazioni. Il bilancio di ieri è abbastanza pesante: si stima che sarebbero oltre 180 le persone rimaste ferite nel corso delle manifestazioni nei vari centri spagnoli; di questi, 152 si trovavano a Barcellona. Si stima che il numero dei contusi possa aumentare nelle prossime ore. Al momento la polizia avrebbe effettuato circa 83 arresti in tutta la Spagna.

Proprio ieri nella capitale catalana c'è stato un grande corteo di coloro che chiedono a gran voce l'indipendenza. Circa 6 mila persone hanno sfilato lungo le strade e il centro, dove nel corso della notte le proteste si sono ulteriormente accese diventando sempre più violente, con aggressioni commesse egualmente dai manifestanti e dalle forze dell'ordine.

In particolare, secondo quanto riportato dai quotidiani spagnoli, la polizia sarebbe intervenuta contro i manifestanti utilizzando per la prima volta un camion idrante. Un metodo per farsi strada tra le vie occupate dai contestatori, ma soprattutto per costeggiare le barricate date alle fiamme per fermare l'azione dei militari.

Una grave situazione si è registrata anche a Madrid. Qui le cariche compiute della polizia sono iniziate intorno alle 20:30, a seguito di alcuni atteggiamenti aggressivi da parte dei dimostranti. In tutto, secondo i media spagnoli, circa 4 mila persone sarebbero scese in piazza al fine di chiedere l'amnistia nei confronti di tutti prigionieri politici.

L'appello della sindaca

Nonostante gli arresti, ancora oggi si teme per l'eventualità di nuove violenze lungo le strade delle città spagnole. Gli occhi sono sempre puntati sulla Catalogna e la sua capitale Barcellona. Proprio per la possibilità di nuove tensioni, la sindaca della città, Ada Colau, è intervenuta lanciando un appello ai manifestanti e alle forze dell'ordine.

La prima cittadina ha chiesto a tutti di mantenere la calma e rinunciare alle violenze, in quanto "Non si può andare avanti così, Barcellona non se lo merita". Inoltre, ha espresso la sua soddisfazione per le mobilitazioni di massa che negli scorsi giorni hanno continuato a manifestare pacificamente in tutta la Spagna, nonostante le tensioni generali.