Avrebbe già un nome il corpo senza vita trovato domenica sulla spiaggia dell'isola privata di Albarella, frazione del comune di Rosolina, in provincia di Rovigo. Si tratterebbe di Valentina Trolese, 63enne scomparsa un mese fa da Campolongo Maggiore, provincia di Venezia: i familiari della donna avrebbero riconosciuto i suoi abiti. Solo il test del Dna, però, fugherà definitivamente ogni dubbio. In un primo momento si era ipotizzato che il cadavere fosse di Samira El Attar, mamma 43enne residente a Stanghella (Padova).

Identificato il corpo ritrovato all'Albarella

Domenica 17 novembre, intorno alle 12:20, una pattuglia di carabinieri in servizio ha notato un corpo galleggiare nelle acque di fronte alla spiaggia di Albarella, isoletta della laguna di Venezia. Gli uomini dell'Arma hanno subito richiesto l'intervento dei vigili del fuoco di Adria (che hanno provveduto al recupero della salma) e della guardia medica di Rosolina. Il cadavere - che è stato sospinto dal forte maltempo degli ultimi giorni - era privo di documenti ed era in avanzato stato di decomposizione.

Per identificarlo, in attesa dei necessari test del Dna, la Procura di Rovigo, coadiuvata dalla Capitaneria di porto di Chioggia (Venezia), ha effettuato una serie di accertamenti e verifiche, controllando anche i diversi casi di persone scomparse della zona. I familiari di Valentina Trolese, interpellati dalle autorità, hanno riconosciuto gli indumenti della donna.

La casalinga 63enne mancava dalla sua abitazione di via Monte Rua a Campolongo Maggiore da sabato 19 ottobre, quando era uscita allontanandosi a piedi. Il marito e i due figli avevano presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri e si erano anche rivolti alla trasmissione Rai "Chi l'ha visto?". Anche l'amministrazione comunale del piccolo centro veneziano, più volte in queste settimane, aveva invitato la cittadinanza a collaborare alle ricerche e, soprattutto, a non divulgare false notizie o segnalazioni.

Il mistero di Samira

Nei prossimi giorni la procura di Rovigo disporrà il test del DNA sul corpo ritrovato domenica: un atto necessario per avere la conferma dell’identità della donna. In un primo momento si era ipotizzato che il cadavere dell'Albarella potesse essere quello di Samira El Attar, la mamma di origine marocchine scomparsa da Stanghella. Il fiume Gorzone, che attraversa la cittadina in provincia di Padova, infatti sfocia nel mare Adriatico, proprio a poca di distanza dall'isola.

Samira è scomparsa lo scorso 21 ottobre: quella mattina, in sella alla sua inseparabile bicicletta bianca con seggiolino porta bimbi blu, ha accompagnato all'asilo la figlioletta di quattro anni, poi ha fatto perdere le sue tracce. Le ricerche sono state avviate solo il giorno dopo quando il marito Mohammed ha presentato denuncia alle autorità competenti.