L'attesa per la sentenza che ha messo la parola fine sulla rocambolesca vicenda giudiziaria di Tekashi 6ix9ine si è finalmente conclusa nella tarda mattinata (orario americano, fuso orario di New York) di oggi, 18 dicembre 2020, quando in Italia era tardo pomeriggio.

Il rapper, che rischiava concretamente di passare il resto della vita in carcere, dovendo far fronte a svariati capi d'accusa, tutti molto gravi – tra cui spaccio di eroina e altre droghe droghe pesanti, rapina a mano armata, tentato omicidio, estorsione ed affiliazione a gang criminali, solo per citarne alcuni – è riuscito ad ottenere una condanna sicuramente lieve rispetto agli scenari che si erano prospettati un anno fa, subito dopo il suo arresto.

Daniel Hernandez, questo il vero nome della Rap star classe 1996, è stato infatti condannato a soli due anni di carcere, a cui si vanno ad aggiungere ulteriori cinque anni di libertà vigilata.

6ix9ine sarà fuori dal carcere già nel novembre del 2020

A contribuire in maniera determinante a questa significativa riduzione di pena è stata sicuramente la decisione del rapper di diventare un collaboratore di giustizia. La sua testimonianza nell'ambito delle indagini sulla 'Nine Trey' – la sotto struttura criminale della più nota gang dei Blood, a cui 6ix9ine era sostanzialmente affiliato, pur non avendo fatto il rito di iniziazione – si è rivelata infatti molto utile alle indagini. A dirlo, oltre alla difesa, è stata anche l'accusa, che la scorsa settimana ha inoltrato una lettera alla Corte che avrebbe poi dovuto emettere la condanna, chiedendo esplicitamente clemenza nei confronti dell'imputato, tenendo conto delle fondamentali informazioni fornite dall'artista durante le indagini.

Il giudice Paul Engelmayer ha emesso una condanna a 24 mesi di carcere, 13 dei quali già scontati dal rapper, detenuto in una prigione federale di New York, la sua città, già dal novembre del 2018. Hernandez sarà quindi fuori dal carcere già nel novembre del 2020, da quel momento, per i cinque anni a seguire sarà in libertà vigilata.

Nel corso dell'udienza di questa mattina, a sorpresa, è comparso in aula anche il padre del rapper, che stando a quanto riferito dallo stesso 6ix9ine, lo avrebbe abbandonato quando era ancora in terza elementare.

6ix9ine tornerà a fare musica

La notizia è già sulle pagine dei quotidiani online di tutto il mondo, la vicenda ha infatti suscitato estremo clamore mediatico nell'ultimo anno, al punto che diversi network televisivi hanno già annunciato di avere in cantiere serie televisive e documentari ispirati a questa storia.

Una vicenda rocambolesca e ricca di colpi di scena, che nel corso dei mesi, visti i continui aggiornamenti, nonché i commenti, spesso critici nei confronti del rapper da parte di molti volti noti dello show business americano, si è trasformata in qualcosa di molto vicino ad un surreale realty show.

6ix9ine potrà quindi concretizzare a pieno la sua decisione di tornare a fare musica una volta ottenuta la libertà, scelta ufficializzata nei mesi scorsi, con la firma di un nuovo contratto discografico, direttamente dal carcere.