"Caro Papa Francesco, aiutaci a non giocare il giorno di Natale". Davide Saitta, palleggiatore della Consar Ravenna (squadra di Pallavolo militante nella Lega di Serie A1) il 25 dicembre dovrà scendere in campo a Trento, rinunciando a trascorrere l'importante festività in compagnia della sua famiglia. Così, ha pensato di prendere carta e penna e chiedere aiuto al Pontefice. La lettera è stata resa nota dal quotidiano Avvenire che l'ha pubblicata ieri.

La partita il giorno di Natale

Il calendario della SuperLega Credem Banca di pallavolo ha stabilito (in seguito a un accordo siglato tra i tredici patron delle società ed il Presidente della Confederazione Europea, Aleksandar Boricic) che la prima giornata di ritorno del campionato si disputerà il 26 dicembre.

Il 25 dicembre, però a causa di un'indisponibilità già nota da mesi della BLM Group Arena per il giorno di Santo Stefano, ci sarà il match Itas Trentino-Consar Ravenna.

Gli atleti delle due squadre, ovviamente, hanno storto il naso e borbottato: a nessuno piace passare il giorno di Natale al "lavoro", lontano dai propri cari. Davide Saitta, regista dalle 19 presenze in Nazionale in forza alla Consar, però, ha fatto qualcosa di più. Il pallavolista etneo proprio non vuole rinunciare a celebrare il Santo Natale in famiglia e per questo ha messo "nero su bianco" il suo malcontento e si è rivolto prima al direttore generale della società di volley trentina e poi a Massimo Righi, amministratore delegato della Lega Pallavolo Serie A, chiedendo che l'incontro venisse anticipato al 24.

Sentendosi rispondere:"Solo se chiamasse il Papa", ha deciso di scrivere un'accorata, ma pacata, lettera al Pontefice.

'Caro Papa Francesco...'

Davide Saitta nella sua missiva alla Santa Sede ha esordito annunciando: "Chiedo aiuto a papa Francesco in quanto vogliono ‘rubarmi’ il Natale". Poi, precisando che sarebbe felice se il Pontefice gli dedicasse cinque minuti del suo prezioso tempo, il pallavolista si è presentato, prima come uomo e poi come sportivo.

"Mi chiamo Davide - ha dichiarato - ho 32 anni e da quattro anni e mezzo sono sposato con Nicoletta. Abbiamo una bellissima bimba di nome Noemi, che ha quasi 8 mesi, ed altri due bambini, Karol e Davide jr., che sono saliti in cielo ancor prima di uscire dal grembo materno". Saitta, sottolineando che questo Natale sarà il primo per sua figlia, ha affermato che per lui e la moglie, questa bambina, non è semplicemente un magnifico dono, ma è anche una chiara dimostrazione della Misericordia di Dio nella loro vita.

Il pallavolista della Consar Ravenna ha poi esposto a Papa Francesco il suo problema: " La nostra squadra sarà l'unica a giocare in trasferta - ha dichiarato - e per questo motivo dovremo lasciare i nostri cari dal pomeriggio della Vigilia fino alla sera del 25. Non ci sarà possibile giocare, come le altre squadre della Lega, il giorno di Santo Stefano perché l'impianto è occupato". Saitta ha anche affermato che in un primo momento pensava di subire la scelta, in quanto è stanco di condurre sempre piccole battaglie quotidiane e di far la parte del "rompiscatole cattolico di turno", ma qualche giorno si è ricreduto. Durante un’Eucarestia, infatti, ha capito che doveva portare avanti la causa, legittima e pacifica, soprattutto per sua moglie e per la piccola Noemi. Quindi il "regista", rivolgendosi direttamente al Santo Padre lo ha pregato di ascoltare la sua supplica di cattolico.