Salumi Bertoletti a rischio salmonella. Il Ministero della Salute ha deciso di richiamare il “Salame prima qualità” prodotto in provincia di Lodi. Ieri, martedì 31 dicembre, è stato pubblicato - nell'apposita sezione - l'avviso relativo al numero di lotto 251019 avente scadenza 20/04/2020.

Ritirato salame del Salumificio Bertoletti

Il salume ritirato dagli scaffali dei supermercati e dalle salumerie di tutta Italia è il "Salame prima qualità", prodotto dal Salumificio Bertoletti srl, avente sede in via delle Boschine 6, nel piccolo centro di Graffignana in provincia di Lodi.

Il provvedimento, firmato dal ministero della Salute (dicastero guidato attualmente da Roberto Speranza) può essere consultato sul sito ufficiale (Salute.gov.it) nell'area riservata agli "avvisi di sicurezza " e, più precisamente, ai "Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori".

Il lotto 251019 è considerato a rischio microbiologico: potrebbe, infatti, contenere il batterio della salmonella. Chi ha in casa il prodotto, come da protocollo, non deve consumarlo, ma riportarlo subito al punto vendita. La nota azienda nelle scorse ore, ha reso pubblica una nota firmata dal socio titolare del Salumifico Bertoletti, Mattia Bertoletti. "Per una più completa informazione ai consumatori - si legge nel comunicato - si precisa che si tratta di un problema che si è verificato solamente su quel preciso tipo di prodotto e non riguarda tutti gli altri salami".

Il salumificio lodigiano, infatti, è presente sul mercato con sei differenti linee (denominate Salame prima qualità, Salame tipico lodigiano, Lodi terra buona, Casereccio, Campagnolo e al Roverone). Come sottolineato dal socio titolare, inoltre, il lotto in questione è stato già ritirato a scopo preventivo e non si trova più in circolazione.

L'azienda ha anche già provveduto ad effettuare accertamenti e contro analisi che hanno dato esito negativo. Bertoletti, pronto a dimostrare i risultati attraverso laboratori accreditati, ha concluso evidenziando che finora non hanno ricevuto dall'ATS (Agenzia Tutela Salute) la ticipizzazione dal patogeno. Per questo motivo, ancora, non è possibile comprendere quali cause abbiano causato l'avvenimento.

Inoltre, ha aggiunto che il “Salame prima qualità” non viene prodotto utilizzando materia prima derivante dalla macellazione dei suini di proprietà del Salumificio Bertuletti, ma acquistata da altra fornitori.

Il batterio della salmonella

Non è la prima volta che il batterio genere salmonella viene rinvenuto negli insaccati. Solo qualche settimana fa, Il ministero della Salute ha richiamato, per rischio microbiologico, un lotto del salame (il B 03-10-19 ) venduto in confezioni da 400-500 grammi dalla Macelleria Perucchetti Giuseppe & C Snc (con sede a Gardone Val Trompia, in provincia di Brescia).

Come spiegato dal presidente dello “Sportello dei Diritti”, Giovanni D’Agata, la salmonella è il batterio più comunemente isolato nei casi relativi ad infezioni trasmesse dagli alimenti.

Questo batterio presenta più di 2000 varianti, ma i ceppi più comuni sono la “salmonella enteritidis” e la “salmonella typhimurium”. Due anche le forme principali di infezioni provocate: tifoidee e non tifoidee. Le prime determinano, come ricorda lo stesso nome, la febbre tifoide, mentre le seconde rappresentano una delle più frequenti cause di intossicazioni alimentari nel mondo industrializzato. Come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, gli alimenti più a rischio salmonella sono uova crude e derivati, la carne (specie se poco cotta) e derivati ed il latte crudo.