'La pedofilia non uccide nessuno, l'aborto sì': parole come pietre, anzi macigni, perché a pronunciarle è stato un sacerdote, don Richard Bucci. E' il parroco 72enne della Chiesa del Sacro Cuore di West Warwick, città nello Stato del Rhode Island, negli Usa. Le sue dichiarazioni hanno sollevato un polverone con risonanze su scala planetaria, perché alla svelta hanno fatto il giro del mondo.

Sono sembrate un'istigazione a commettere il crimine più odioso sulla faccia della terra. Istigazione giustificata utilizzando un confronto aberrante, tanto più se fatto dal pastore di anime dopo che domenica scorsa ha impedito a 44 esponenti politici di fare la comunione nella sua parrocchia.

Motivo: avevano votato a favore dell'aborto.

Don Bucci, 'scomunica' e dichiarazione choc

Tutto è scaturito da un'intervista a una tv locale, la 'NBC 10 News', a proposito della decisione del sacerdote di bandire dalla sua chiesa 44 politici tra senatori e deputati del Rhode Island, 'colpevoli' di aver votato a favore della legge sull'interruzione della gravidanza. Qualche giorno prima dell'intervista il prete si era spinto oltre: su un quotidiano, aveva pubblicato una lettera con l'elenco dei 44 'scomunicati': non potranno più entrare nella sua chiesa per ricevere la comunione, partecipare a battesimi, matrimoni, funerali.

Don Bucci ha giustificato la sua condotta 'intransigente' dicendo che da duemila anni questo è l'insegnamento della Chiesa.

Dal suo punto di vista, non è conforme alla dottrina ecclesiastica ammettere nel tempio di Dio i 44 'peccatori': l'anno scorso hanno votato a favore del Reproductive Privacy Act. Si tratta di una legge statale che ha recepito la sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti del 1973 sull'interruzione di gravidanza, riconoscendo libertà e diritti alle donne che decidano di abortire.

Ma l'esternazione di don Bucci non si è fermata qui.

Il prete ha detto che "l'aborto è un massacro di bambini innocenti”, per poi fare un paragone sconvolgente: "La pedofilia non uccide nessuno, l’aborto sì“. Infine ha precisato che il numero di bambini uccisi dall’aborto è molto superiore rispetto a quello delle vittime di abusi, pur essendo l’abuso una cosa orribile.

Don Bucci, gli 'scomunicati' insorgono

Le parole di don Bucci hanno scatenato una bufera. Ad insorgere, soprattutto i diretti interessati, politici 'scomunicati'. C'è chi come Julie Casimiro, deputata del partito democratico, ha lanciato provocatoriamente una contro-proposta che vorrebbe vedere realizzata da parte dell'assemblea legislativa di Rhode Lisland: fare una lista dei preti pedofili che non sono benvenuti in Parlamento. Ed è certa che sarebbe un elenco assai più lungo di quello dei 44 politici 'scomunicati' da don Bucci.

A mobilitarsi in prima linea, anche un'altra deputata del partito democratico, Carol Hagan McEntee. La scomunica di don Bucci sarebbe stata un preciso attacco contro di lei e sua sorella maggiore Ann, per aver fatto emergere gli abusi che avvengono nella Chiesa cattolica, e in particolare dentro la parrocchia del Sacro Cuore.

Le due sorelle, infatti, dalla materna alle medie, hanno frequentato il Sacro Cuore e la più grande sarebbe stata molestata dall'età di cinque anni da un sacerdote ora deceduto. La deputata è impegnata politicamente sul tema dei preti pedofili ed è stata promotrice di una proposta di legge per estendere il limite di tempo entro il quale le vittime di abusi da parte del clero possono ricorrere ai tribunali. Per McEntee è quantomeno bizzarro che tra le parrocchie del territorio, quella di don Bucci sia stata l'unica a protestare sulla legge sull'aborto, oltretutto a scoppio ritardato, perché è entrata in vigore un anno fa.

Pedofilia nella Chiesa, il Papa abolisce il segreto

Don Bucci ha tentato di correggere il tiro: "È stato detto in maniera imprecisa: avrei dovuto dire che la pedofilia non sempre porta alla morte della vittima".

Intanto la pedofilia è, e resta, il male oscuro dentro la Chiesa. Di recente, Papa Francesco ha abolito il segreto pontificio per favorire l'emersione di ciò che è ancora affossato.

Difatti, sono aumentate le denunce di abusi da parte del clero ricevute dall'ufficio vaticano arrivando a quota mille: "Uno tsunami di casi, al momento, in particolare da Paesi di cui non abbiamo mai sentito parlare prima", ha detto John Joseph Kennedy, capo Ufficio della Sezione Disciplinare nella Congregazione per la dottrina della fede, riferendosi ai casi più eclatanti in Argentina, Messico, Cile, Italia, Polonia e Stati Uniti. Ma le cifre sono ancora pudicamente sottostimate: secondo una recente inchiesta de 'Il fatto quotidiano', tra oltre 50 mila prelati italiani, il numero dei pedofili oscillerebbe da un minimo di 1000 a 4000.

In 15 stati Usa, dopo che recenti norme hanno esteso la prescrizione, ci sono circa 5 mila cause in corso. La Chiesa cattolica americana se la passa male: a parte la questione morale, rischia di dover risarcire alle migliaia di vittime fino a 4 miliardi di dollari.