Continua ancora l'epidemia da Coronavirus nel nostro Paese. Anche oggi 23 marzo in Lombardia si è registrato un calo dei casi di contagio e di nuovi ricoveri a causa del virus, ma è ancora presto per poter parlare di una inversione di tendenza. Lo afferma l'assessore al Welfare Giulio Gallera, che insieme al Presidente Attilio Fontana e alla stessa Protezione Civile Nazionale, coordinata da Angelo Borrelli, sta seguendo l'evolversi della pandemia in Lombardia. Ad oggi, secondo il bollettino rilasciato da Borrelli in diretta televisiva, sono 6.077 le vittime provocate dal Covid-19, con un incremento rispetto a ieri 22 marzo di 601 unità.
Circa 3.024 sono i malati in terapia intensiva, 195 in più rispetto alle scorse 24 ore. I positivi sono 63.927, 7.432 i guariti.
La settimana decisiva
Secondo quanto dichiarato dalle autorità sanitarie nazionali, questa è la settimana decisiva per fare in modo di contenere una volta per tutte il virus. L'Istituto superiore di sanità ricorda che adesso la grande sfida è quella di evitare che si verifichi una situazione simile a quella lombarda al Sud. Lo ha riferito lo stesso Presidente dell'ISS Silvio Brusaferro. La pandemia non sta però causando decessi solo nella gente comune, ma sono anche molti i medici che vengono stroncati dalla malattia provocata dal Covid-19: al momento il bilancio dei sanitari morti è di 24.
Tale aggiornamento arriva dalla Federazione nazionale dell'Ordine dei medici. Gli ultimi decessi identificati in questo senso sono quelli di Rosario Lupo, medico legale di Bergamo e Giuseppe Fasoli, un medico di famiglia in pensione nel bresciano, che era appunto tornato in corsia per dare una mano ai colleghi durante questa brutta emergenza sanitaria.
Dimesso il 'paziente 1'
Sempre nella giornata di oggi è stato dimesso dall'ospedale in cui era ricoverato il "paziente 1". Sull'emittente Lombardia online l'uomo invita tutti a stare a casa, perché solo così si sconfigge questa malattia e si rallentano i contagi. Il Presidente Fontana ha poi annunciato che in Italia si sta avviando la sperimentazione dell'Avigan, un farmaco giapponese che sarebbe utile nella lotta al coronavirus.
Si deve però capire bene la sua efficacia, in quanto in Giappone tale medicinale è usata soprattutto per combattere l'influenza stagionale. Per poter far scendere la curva adesso bisognerà evitare assolutamente che nuovi positivi o sospetti tali contagino altra gente. Per questo è fondamentale continuare con le misure di contenimento varate dall'Esecutivo su tutto il territorio nazionale. Le autorità continuano quindi ad invitare la gente a restare chiusa in casa e ad uscire solo per urgenti necessità, come per lavoro, fare la spesa o recarsi dal medico.