Non bastava il timore per la pandemia dovuta al virus CoVid-2019, meglio conosciuto e noto con la denominazione di 'Coronavirus', che in numerosissimi paesi del mondo sta causando un elevato numero di decessi. Alla scia di morte esistente, si aggiunge anche il timore per un altro virus: In Cina, infatti, un uomo ha perso la vita all'interno di un autobus a causa dell'hantavirus, un virus trasmesso dai topi. Un timore però ingiustificato visto che l'infezione da hantavirus non rischia di trasformarsi in epidemica o pandemica poichè la trasmissione da uomo a uomo è estremamente complessa e difficile.
Il racconto dei fatti
Il deceduto è risultato positivo ad un virus completamente differente dall'ormai tristemente famoso e temutissimo Covid-2019, sebbene presenti sintomi molto similari, secondo quanto riferiscono fonti del Global Times, media gestito dal regime cinese. La vittima, un uomo proveniente dalla provincia di Yunnan, è morta lunedì scorso mentre rientrava in pullman nella provincia di Shandong. Il test per stabilire la positività al Hantavirus è stato eseguito anche su altre 32 persone, gli altri passeggeri del bus, ma al momento l'esito delle analisi non è stato ancora comunicato. La notizia è stata riportata anche da altri siti di informazione come il The NewYork Post, che riferisce che secondo gli scienziati non si tratterebbe di un nuovo virus e che solo raramente l'hantavirus sarebbe trasmesso anche agli esseri umani.
Hantavirus: come nasce e cosa comporta?
Gli esperti affermano che l'hantavirus è comparso per la prima volta in Corea (nella zona del fiume Hantan, da cui prende il nome) negli anni '50, durante la guerra americano-coreana. L'hantavirus si diffonde attraverso infezioni virali trasmesse all'uomo dai roditori. Non è un caso, quindi, che i casi umani di infezione da hantavirus si verifichino di norma in aree rurali come fattorie, campi o foreste.
E' possibile rimanere contagiati anche in seguito al morso di un roditore infetto, sebbene si tratti di un metodo di trasmissione estremamente raro, così come è rara la trasmissione da uomo a uomo che si sarebbe verificata solo in casi sporadici nel Sud America (in particolare in Argentina ed in Cile) a causa di un hantavirus denominato 'virus delle Ande', così come specificato dai C.D.C.
americani, i centri per la prevenzione e il controllo delle malattie. L'infezione da hantavirus scatena una sindrome polmonare: anche in questo caso, così come per il coronavirus SARS-CoV-2 responsabile della COVID-19, si tratta di una patologia infettiva che coinvolge l'acido ribonucleico (RNA) come materiale genetico. Sintomi comuni da infezione da hantavirus sono affaticamento muscolare, mialgia, brividi, vertigini, diarrea, nausea, vomito, febbre, mal di testa che possono comparire dopo un periodo di incubazione che varia da una ad otto settimane.