Il mondo dello sport piange Gianni Mura, giornalista, scrittore e storica firma di Repubblica. Aveva settantaquattro anni ed è morto di arresto cardiaco dopo alcuni giorni di ricovero all'ospedale di Senigallia, in provincia di Ancona.
Proprio oggi si sarebbe dovuta tenere la Milano-Sanremo, rimandata a data a destinarsi per l'emergenza sanitaria in corso, e tale vuoto rende ancora più amaro questo momento, in cui lo sport e il giornalismo italiano perde una delle sue più grandi firme. Dopo la notizia della scomparsa del maestro, stanno arrivando in queste ore le parole di commozione di numerose istituzioni sportive italiane e di giornalisti di varie parti del mondo che lo avevano conosciuto.
Addio a Gianni Mura: il cordoglio dei colleghi e dello sport
La morte di Gianni Mura, ha provocato un'onda di commozione che ha raggiunto numerose istituzioni sportive italiane.
"Era un professionista sempre in gradi di fornire un punto di vista attento e competente alle vicende del nostro mondo", ha ricordato la Lega Serie A. Anche il club dell'Inter ha espresso il suo cordoglio: "Aveva uno stile unico, accompagnava i lettori con i suoi articoli, le sue interviste e le sue rubriche cariche di spunti, arguzia e poesia. Una delle espressioni più grandi e migliori del giornalismo sportivo italiano".
Anche il giornalista spagnolo Santiago Segurola si è detto turbato dalla notizia della scomparsa di un maestro e uomo dalla grande dignità.
Mentre Carlos Arribas di El Pais ha ricordato i suoi momenti trascorsi al Tour de France assieme all'amico Gianni Mura.
Fra gli altri, anche l'ex arbitro e scrittore Paolo Casarin, lo scrittore Marco Ciriello e la giornalista Rai Elisabetta Caporale hanno esternato il proprio immenso dispiacere per la perdita di Mura.
La carriera di Gianni Mura nel mondo del giornalismo
La brillante carriera nel mondo del giornalismo italiano di Gianni Mura iniziò con La Gazzetta dello sport nel 1964, dopo essere stato segnalato come uno dei migliori studenti di italiano dal Liceo Ginnasio Statale Alessandro Manzoni di Milano. Dopodiché, approdò al Corriere d'Informazione e ad Epoca, fino a stabilirsi a Repubblica nel 1976.
Memorabili i suoi servizi dal Tour de France, che nel 2007 furono grande fonte d'ispirazione per il suo romanzo "Giallo su giallo", vincitore del Premio Grinzane-Cesare Pavese e per la rassegna domenicale "Sette giorni di cattivi pensieri". Inoltre, Mura seguì le Olimpiadi, i Mondiali di calcio e tanti altri celebri eventi sportivi, che aveva raccontato attraverso le sue pagine battute con la sua inseparabile macchina da scrivere a cui rimase sempre fedele nonostante l'era digitale.