Sembra un'emergenza destinata a durare ancora a lungo quella legata alla pandemia da coronavirus in Italia e nel mondo. Purtroppo le ultime notizie sull'argomento non sono per nulla rassicuranti. Secondo quanto si apprende dal sito Fanpage.it, infatti, Maria van Kerkhove, responsabile tecnico del programma per le emergenze dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha dichiarato come il virus stia colpendo sempre più i giovani e come i contagiati e i decessi in questa categoria di soggetti siano in costante aumento. 'Stiamo vedendo giovani soffrire gravemente sempre più per la malattia.
Persone sulla trentina, quarantina e cinquantina in terapia intensiva e che muoiono'. Il Coronavirus non colpisce solo gli anziani: la cosa è sempre stata nota ma adesso il livello di attenzione è destinato a salire anche per la fascia più giovane della popolazione mondiale.
L'allarme dell'OMS sul coronavirus: 'Sempre più ammalati e morti di giovane età'
Maria van Kerkhove ha spiegato come le sue dichiarazioni siano dettate dall'aver esaminato i dati di alcuni paesi europei: alcuni dei soggetti in giovane età deceduti soffrivano di patologie pregresse, altri non presentavano invece alcuna patologia in essere. Anche in Italia si stanno verificando casi di decessi per coronavirus di persone al di sotto della cinquantina o attorno a tale soglia d'età.
A confermarlo i numeri snocciolati nell'occasione dallo stesso OMS.
Mike Ryan: 'In Italia i malati di coronavirus tra il 10 e il 15% sono sotto i 50 anni'
Assieme a Maria van Kerkhove, anche Mike Ryan, altro esponente del programma per le emergenze dell'Oms, ha spiegato come sarebbe un grave errore pensare che il coronavirus abbia un impatto importante soltanto sugli anziani, prendendo proprio l'Italia come esempio.
L'uomo ha sottolineato come una cifra che oscilla tra il 10 e il 15% dei positivi totali nel Bel paese abbia meno di cinquanta anni: anche in Corea del Sud, un decesso su sei era riguardante un soggetto con età inferiore ai 60 anni. In ultimo lo stesso Ryan ha invitato le nazioni dei singoli paesi ad adottare 'tutte le misure necessarie a fermare la propagazione dei contagi'.
Lo stato d'allerta insomma rimane molto alto in tutto il mondo: guardando all'Europa sono stimati circa 40.000 decessi già avvenuti per Covid-19. La pandemia pare invece aver assunto un andamento stabile in Italia: il dato riferito a ieri parla di 119.827 positivi da inizio pandemia con 14.681 decessi e 19.758 guarigioni. Attualmente i soggetti positivi sono invece 85.388: i pazienti ricoverati con sintomi sono 28.741, 4.068 si trovano in terapia intensiva, mentre 52.579 sono in isolamento domiciliare fiduciario.