Una rapina compiuta con la lucidità ed il sangue freddo di un criminale incallito. A realizzarla, insieme a un complice non ancora rintracciato dalla polizia, è stato un ragazzo di soli 15 anni: il giovane si è introdotto nella casa di una 20enne a Roma, nella zona del Casilino, e lì con il suo amico ha minacciato la donna di uccidere il figlio neonato, che era con lei, e di farle subire abusi e violenze, se non avesse collaborato, consegnando ai due malviventi tutti i preziosi presenti nell’abitazione. Il colpo sarebbe avvenuto qualche tempo fa, ma solo negli ultimi giorni i poliziotti sono riusciti a risalire all’autore, già pregiudicato nonostante la giovane età.

La confessione dell’autore della rapina

“Dovevamo terrorizzarla, altrimenti non ci avrebbe consegnato tutto quel che aveva in casa”, si sarebbe giustificato il ragazzo, davanti agli inquirenti, secondo quanto riporta Il Messaggero. I poliziotti ora sospettano che, insieme al complice, il giovane potrebbe essere il responsabile di qualche altra rapina avvenuta in zona con modalità molto simili. Secondo quanto ricostruito da chi indaga, i due si sarebbero introdotti di pomeriggio nell’abitazione della 20enne, probabilmente scelta per la porta finestra d’accesso, molto semplice da scassinare. In casa in quel momento c’era solamente la ragazza, che si trovava a letto insieme al suo bimbo.

Le minacce e le percosse durante la rapina

La giovane madre si è trovata di fronte all’improvviso i criminali incappucciati, mentre rovistavano nel salotto. Di fronte alla ragazza terrorizzata i due non sono fuggiti, ma hanno immediatamente aggredito la loro vittima, spintonandola e insultandola. Le hanno fatto credere che sarebbero arrivati ad abusare di lei, iniziando anche a picchiarla sul viso e sulla schiena.

“Ho creduto di morire”, ha poi raccontato la 20enne, ricordando i momenti più brutti della rapina subita. Dopo un po’, non contenti, i malviventi hanno cominciato a minacciarla di far del male al neonato, che nel frattempo aveva iniziato a piangere per il terrore. La donna ha tentato di difendersi, ma alla fine i due ladri si sono impossessati di alcuni oggetti del valore di circa 800 euro e sono scappati via, a bordo di un’automobile.

Le indagini per risalire agli autori della rapina

Per riuscire ad incastrare il responsabile, gli agenti del commissariato Casilino sono partiti dagli oggetti rubati. Ricostruendo il loro percorso, attraverso una serie di indagini negli ambienti della ricettazione, sono risaliti all’individuo a cui era arrivata la refurtiva. Quest’ultimo, una volta conosciuta l’inaudita violenza della rapina, ha collaborato con gli agenti, fornendo una descrizione del minore. A quel punto è stato facile per i poliziotti risalire alla sua identità, visti i precedenti con la giustizia, per alcuni furti compiuti in passato. Per poterlo arrestare agli inquirenti è stato sufficiente dimostrare come il 15enne si trovasse proprio nella zona del colpo, lo stesso giorno e alla stessa ora.

Quindi il magistrato per le indagini preliminari ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti del ragazzo, che è stato condotto nel carcere di Casal del Marmo. Nel frattempo si cerca ancora il complice, che ormai avrebbe le ore contate. Si sospetta che negli ultimi mesi i due possano aver compiuto insieme diversi colpi nei quartieri Borghesiana e Finocchio, introducendosi nelle abitazioni e rubando denaro e preziosi.