Durante il quarto giorno della Fase 2, a Milano all'ora dell'aperitivo, i Navigli sono stati presi d'assalto per un happy hour in piena regola come prima della pandemia da Coronavirus. Le immagini registrate giovedì pomeriggio parlano chiaro e hanno fatto scoppiare la polemica e l'indignazione sui social. La maggior parte delle persone non indossava le mascherine e non rispettava la distanza di sicurezza di un metro.

La furia del sindaco Sala "Scene vergognose, o cambiamo o chiudo i Navigli"

Tutto ciò ha scatenato l'ira del sindaco di Milano Giuseppe Sala che ha lanciato un ultimatum: "O si cambia atteggiamento o chiudo i Navigli.

Poi, lo spiegate voi ai ristoratori della zona. Le immagini di ieri sono vergognose".

Il primo cittadino milanese, però, ha invitato a non generalizzare sottolineando che "una minoranza di persone non rovinerà quanto fatto fino ad adesso". Il sindaco ha poi aggiunto che ci saranno più controlli a perlustrare la zona della movida, per fare in modo che tutti rispettino le norme di sicurezza per il benessere loro e degli altri.

Sui social ci sono state tantissime critiche per le immagini della folla ai Navigli, con una situazione ancora molto delicata in Lombardia. In particolare su Twitter in poche ore dalla comparsa delle immagini, l’hashtag #Navigli è entrato in tendenza. Molti gli utenti che accusano le persone di aver già dimenticato i danni che hanno procurato gli aperitivi di marzo, mentre altri hanno criticato l'assenza di controlli in zona.

Però c'è anche chi sostiene che le immagini siano state scattate con obiettivi che danno l'impressione che le persone siano molto più vicine di quante siano in realtà.

Il virologo Galli: 'La situazione a Milano è una bomba'

L’infettivologo Massimo Galli, intervistato dal quotidiano Repubblica, ha avvisato che la situazione di Milano è molto pericolosa, in quanto ci sono tantissimi asintomatici che sono stati chiusi in casa con la malattia: "Quella di Milano è un po’ una bomba perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia.

Abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione". Quindi, il medico ha aggiunto che servono maggiori controlli, visto e considerato che sono tornati in circolazione molti infettati.

Inoltre, Galli ha anche affermato che "molti hanno interpretato questa Fase 2 come un liberi tutti, ma non è così. Il rischio è che se qualcosa dovesse andare storto, si ritornerebbe nuovamente alla Fase 1, in cui tutti sarebbero obbligati a restare in casa".

Per questo motivo, il medico ha messo in guardia sottolineando che "c'è il rischio di nuove chiusure in Lombardia se ci dovessero essere altri problemi, così come anche in alcune zone del Piemonte o dell'Emilia-Romagna". Galli ha rincarato la dose questa mattina ad Agorà su Rai3: “Se non passa la cultura della responsabilità passeremo dei guai”.