Un ragazzo apparentemente come tanti altri, caratterizzato però da una profonda fede religiosa. Questo era Carlo Acutis, il giovane che diventerà beato il prossimo 10 ottobre ad Assisi. Nel 2006, quando aveva solo 15 anni, a Carlo è stata diagnosticata una forma molto aggressiva di leucemia fulminante. Dopo appena tre giorni da questa amara scoperta, il ragazzo ha perso la vita a Monza.
Era nato nel 1991 a Londra in una famiglia della buona borghesia di Milano, dove viveva e frequentava il liceo classico dai gesuiti. Aveva un talento innato per l'informatica che utilizzava anche per alimentare e divulgare il proprio credo: infatti - oltre che studiare, frequentare gli amici e giocare a pallone, come tutti i suoi coetanei - Acutis fin da bambino era animato da un profondo fervore religioso.
Non solo andava ogni giorno a messa, partecipando all'adorazione eucaristica e recitando spesso il rosario, ma nella sua breve vita si era dedicato a progetti informatici rilevanti, come un sito che illustra i "miracoli eucaristici". Inoltre non trascurava l'impegno come catechista, faceva volontariato nelle mense dei poveri, sempre pronto ad aiutare i senzatetto e tutti i bisognosi.
Il video di Carlo Acutis in cui parla della morte
Circa due mesi prima di morire, quando ancora nessuno sapeva della malattia che avrebbe colpito Carlo, il ragazzo aveva registrato un video in cui parlava della propria morte, come se ne fosse consapevole. Il giovane affermava di essere pronto ad andarsene e chiedeva di essere sepolto ad Assisi.
Il suo desiderio è stato accolto.
Infatti, circa un anno fa, i resti del ragazzo sono stati traslati nel Santuario della Spogliazione, sorto secondo tradizione proprio nel luogo in cui il giovane San Francesco, ben ottocento anni prima della morte di Carlo, si era liberato dei vestiti e - da "innamorato della povertà" - era restato nudo davanti a tutti.
La Chiesa ha seguito con grande attenzione la storia di Acutis, tanto da permettere di associare l'immagine di un millennial al patrono d'Italia.
Anche Papa Francesco ha parlato di Carlo Acutis
Adesso la causa di beatificazione di Carlo è giunta al termine, come spiega il cardinale Angelo Becciu che ricopre il ruolo di prefetto della Congregazione per le cause dei santi: sarà lui stesso a presiedere la cerimonia che avrà luogo nella Basilica di San Francesco ad Assisi, durante la quale Acutis sarà proclamato beato.
"Carlo potrebbe diventare il patrono di internet - spiega monsignor Becciu - non possiamo ancora dire nulla a riguardo, ma sarebbe molto interessante, data la sua giovane età e la sua passione per il web".
Anche Papa Francesco in passato ha parlato pubblicamente di Carlo, prendendolo come esempio di santità ai giorni nostri. Secondo il Pontefice, Acutis si rendeva conto di come la rete possa essere sfruttata per renderci sempre più "addormentati, consumisti, con l'ossessione del tempo libero e chiusi nella negatività". Ma Carlo è stato in grado di utilizzare le nuove tecniche della comunicazione "per diffondere il Vangelo, i valori e la bellezza della vita".
Il presunto miracolo avvenuto per intercessione di Carlo Acutis
Negli ultimi anni Acutis è diventato sempre più noto sul web, con centinaia di pagine che parlano di lui. Lo scorso 22 febbraio il Papa ha dato il via libera al decreto che riconosce un miracolo verificatosi per intercessione di Carlo: si tratta della guarigione, ritenuta "inspiegabile e improvvisa", di un bambino brasiliano che nel 2013 era affetto da una malformazione al pancreas.
In molti ora ricordano la serenità del giovane milanese nell'affrontare la propria malattia, quando diceva che qualsiasi sofferenza patita gli sarebbe servita per andare in paradiso. La madre del ragazzo racconta di come Carlo abbia passato gli ultimi giorni sempre con il sorriso, senza mai lamentarsi, grazie al dono della fede. Non aveva paura della fine perché era sicuro di non aver mai sprecato un attimo della propria vita, dato che non si era mai interessato "a tutte quelle cose che non piacciono a Dio".