Domenica sera, un'operaia di 43 anni si è nascosta all’interno del cimitero di Serramanna e ha aspettato che i guardiani lo chiudessero. Poi, in preda ad una crisi depressiva, si è cosparsa con tre litri di benzina, proprio a due passi dalla tomba della mamma. Prima di cercare di darsi fuoco ha però chiamato il 112, il centralino dei carabinieri, e ha spiegato le sue intenzioni di togliersi la vita versandosi il carburante sugli abiti e su tutto il corpo. Grazie alla professionalità dei militari, la donna è stata salvata prima che potesse compiere il gesto estremo.

Ora, dopo essere stata tranquillizzata dai carabinieri, si trova ricoverata all’ospedale “Santissima Trinità” di Cagliari per accertamenti. Per fortuna è rimasta illesa. I militari infatti hanno immediatamente diluito con dell’acqua la benzina che la donna si era versata sugli abiti, sui capelli e sul volto. Nelle vicinanze della tomba della mamma sono state infatti ritrovate due bottiglie di plastica con tracce di benzina verde.

La telefonata ai carabinieri

Il pomeriggio di domenica è arrivata una telefonata al 112. Dall’altra parte della cornetta una donna che minacciava di darsi fuoco all’interno del cimitero di Serramanna. I militari della Compagnia di Sanluri si sono messi immediatamente in moto e hanno inviato una pattuglia dei carabinieri.

Nel frattempo l’operatore ha cercato di non interrompere la conversazione con la donna che in lacrime minacciava di farla finita. La telefonata è durata circa un quarto d’ora. Il tempo necessario ai militari di capire dove realmente fosse la donna, per poi poter intervenire. E così è accaduto. Tre pattuglie dei carabinieri sono infatti arrivate sul posto e i militari hanno immediatamente cercato di capire dove fosse la donna.

La tomba della mamma

Dopo aver scavalcato il muro del cimitero di Serramanna i carabinieri, guidati via radio dall’operatore del 112, sono riusciti ad individuare e raggiungere la donna. L’hanno trovata sdraiata per terra, in lacrime, con il telefono cellulare acceso e in vivavoce con il centralino dei carabinieri. La donna aveva l’accendino in mano e alla vista dei militari ha minacciato di darsi fuoco.

Grazie alla professionalità degli operatori però è stata evitata la tragedia. I carabinieri infatti hanno cercato in tutti i modi di tranquillizzarla, parlandole con calma e delicatezza. E dopo qualche minuto sono riusciti a farsi consegnare l’accendino. A quel punto i militari si sono accorti che la donna era ancora in pericolo. In terra infatti c’erano due bottiglie di plastica da un litro e mezzo, vuote e con residui di benzina verde. Carburante che la donna si era versata in tutto il corpo. I militari allora hanno recuperato dell’acqua e son riusciti a diluire la benzina. Immediato poi l’intervento di un’ambulanza medicalizzata e dei barracelli che hanno accompagnato la donna in ospedale dove è stata ricoverata per accertamenti.