Giallo a Torino, dove ieri sera, intorno a mezzanotte, un commercialista e consulente finanziario è stato trovato morto nella sua auto. L'uomo, ucciso con 5 colpi di pistola alla testa, era anche imbavagliato e con le mani legate. La vittima di questa triste vicenda è Luciano Ollino, 60 anni, originario di Torino ma residente ormai da anni a Moncalieri. Il 60enne, padre di due ragazze, era anche vedovo da qualche anno.

L'allarme è stato dato proprio da una delle figlie dell'uomo, che non vedendolo tornare a casa ha iniziato a preoccuparsi e ha avvisato le forza dell'ordine che purtroppo, poco dopo, hanno fatto la terribile scoperta.

L'allarme e il ritrovamento

Secondo le prime ricostruzioni, Luciano Ollino si era allontanato da casa a bordo della sua Bmw bianca, intorno alle 17 di lunedì. Per tutta la giornata, la figlia non aveva avuto sue notizie e non vedendolo tornare nemmeno per cena ha iniziato ad avere un brutto presentimento e ha così deciso di contattare i carabinieri. Il padre era infatti solito avvisare in caso di ritardi o contrattempi. Le forze dell'ordine di Moncalieri, poco dopo, hanno trovato l'auto dell'uomo parcheggiata in una zona collinare, a 2 km dalla sua villa.

La scena del delitto fa pensare ad una vera e propria esecuzione: Ollino è stato infatti ritrovato sul sedile del passeggero, con le mani legate e imbavagliato.

Durante la perlustrazione del luogo, i carabinieri hanno trovato cinque bossoli, tutti di calibro 9x21. Dai segni riportati, si può ipotizzare che il 60enne prima di essere ucciso è stato anche colpito alla tempia sinistra, probabilmente con la stessa arma utilizzata per la sua esecuzione.

Le indagini

In queste ore le forze dell'ordine sono al lavoro per cercare di ricostruire la vicenda e per capire quale potrebbe essere il motivo di questa spietata esecuzione.

I carabinieri stanno indagando soprattutto sulla vita della vittima e stanno cercando eventuali telecamere nella zona che possano aiutarli a ricostruire i suoi incontri e i suoi spostamenti. Secondo una prima ipotesi, supportata soprattutto dal modo in cui il commercialista è stato ucciso, il killer avrebbe agito con la complicità di altre persone.

Intanto le figlie di Ollino sono terrorizzate e piene di domande su quanto accaduto, non riescono a credere che qualcuno abbia potuto fatto far fare una fine così orribile al padre. La figlia più grande, 25 anni, lavora a Parigi ed era rientrata da poco, mentre quella più piccola ha 19 anni e va ancora al liceo. Dopo la perdita prematura della mamma a causa di una brutta malattia, ora si ritrovano anche senza il padre che per loro era l'unico punto di riferimento.