Il presidente del Brasile Bolsonaro potrebbe aver contratto la Covid-19. Lui stesso, in una intervista per la CNN Brasil, ha dichiarato di avere 38 di febbre e un’ossigenazione del sangue al 96%, pertanto, anche se ancora non è certo di avere contratto il virus, sta seguendo una terapia preventiva a base di idrossiclorochina. Nelle prossime ore il capo di stato brasiliano avrà l’esito del test e saprà quindi se è risultato positivo o meno al Coronavirus. Intanto il Brasile si colloca al secondo posto, dopo gli Usa, per numero di contagi e di decessi: un milione e 620 mila contagiati e oltre 65 mila morti.
Bolsonaro presenta un buono stato di salute ma sono annullati gli impegni
Intanto i portavoce del governo brasiliano hanno rassicurato i cittadini sulle condizioni del capo dello Stato: “Presenta, in questo momento, un buono stato di Salute ed è a casa sua”. Bolsonaro, tuttavia, continua a minimizzare sulla gravità della pandemia da coronavirus che più volte ha definito poco più di un’influenza. Inoltre il presidente del Brasile non ritiene necessarie misure restrittive e solo pochi giorni fa si è opposto a una proposta di legge che rendeva obbligatorie le mascherine nelle carceri e nelle strutture socio assistenziali. Insomma la linea di Jair Bolsonaro è l’antitesi di quella adottata dalla maggior parte degli altri paesi del mondo che hanno contrastato la diffusione del Sars-Cov2 attraverso il distanziamento sociale, l’uso obbligatorio degli strumenti di protezione individuale e la quarantena per chi presenta i sintomi della Covid-19.
Gli ospedali sono pieni, ma la preoccupazione è l’economia che è al collasso
Intanto il numero di contagi cresce drasticamente superando un milione e 600 mila malati di Covid-19. Gli ospedali di conseguenza sono ormai saturi mentre l’economia brasiliana sta crollando. Bolsonaro - nonostante non abbia una grande influenza sui governi statali – continua però a opporsi alle misure restrittive come quelle di confinamento decise autonomamente dai governatori degli stati.
Questi ultimi, secondo le leggi in vigore in Brasile, hanno piena autonomia decisionale sulle questioni inerenti la sanità e la pubblica sicurezza pertanto Jair Bolsonaro non può comunque imporre le proprie idee o porre limiti al potere decisionale dei governi dei singoli stati.
Contagi frutto di scelte sbagliate e misure a singhiozzo?
Intanto la situazione del Brasile è drammatica anche se, per scelta dello stesso Bolsonaro, i dati relativi ai contagi da Sars-Cov2 non vengono più forniti su base giornaliera. Il tasso di disoccupazione del paese cresce giornalmente, le misure inerenti il confinamento hanno portato a un fermo del turismo e le strutture sanitarie sono al collasso. Insomma una situazione difficile da gestire che rispecchia lo status del Brasile di secondo focolaio al mondo di coronavirus.
In attesa dell’esito del tampone di Bolsonaro, sono già tanti gli utenti del web che ne criticano le scelte ritenendo che si “raccoglie quello che si semina”. Adesso però occorre attendere e vedere quelle che saranno le linee adottate dal governo brasiliano per contrastare la crisi e supportare aziende, lavoratori e cittadini oltre al sistema sanitario messi al tappeto dalla pandemia.