È un giallo la morte di Mauro Pamiro, insegnante 44enne trovato senza vita in un cantiere sito nel quartiere Sabbioni di Crema. La moglie Debora è stata a lungo interrogata e risulta indagata ma a piede libero. Nella giornata di ieri, martedì 30 giugno, l'abitazione della coppia è stata posta sotto sequestro. Gli inquirenti, in queste ore, stanno passando al setaccio il profilo Facebook della donna, grafica pubblicitaria al momento ricoverata nel reparto di psichiatria dell’ospedale Maggiore. La notizia è stata riportata nella sezione di Cronaca Nera del quotidiano locale Crema oggi.

L'insegnante non è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco

Il corpo di Mauro Pamiro, insegnante di informatica all’Istituto Galilei di Crema, è stato trovato nella giornata di lunedì 29 giugno a Sabbioni (quartiere in zona Porta Ombriano, nei pressi del centro storico di Crema). Il cadavere è stato rinvenuto poco prima delle 8 del mattino da alcuni muratori impegnati in un cantiere edile in via don Primo Mazzolari, una strada chiusa a circa 200 metri dall'abitazione del professore con la passione della musica. Pamiro, diplomato al Conservatorio, era infatti chitarrista in una piccola band, la "Speak in tongues".

In un primo momento, era stata avanzata l'ipotesi che l'uomo fosse stato colpito da un colpo di pistola.

Il medico legale, durante un primo esame superficiale, infatti, aveva rilevato un foro sulla fronte dell'uomo. L'autopsia effettuata nelle scorse ore, invece, ha escluso che Mauro possa essere stato ucciso da un'arma da fuoco in quanto non è stato trovato alcun proiettile.

Le indagini, condotte dagli agenti del Commissariato di Crema, coadiuvati dalla Mobile di Cremona e coordinati dal magistrato Davide Rocco, non escludono alcuna ipotesi.

Tuttavia, l'omicidio, sembra la pista investigativa più probabile.

Al setaccio il profilo Facebook della moglie dell'insegnante

Nelle scorse ore il sostituto procuratore ha sentito la moglie di Mauro Pamiro, Debora Stella, nel tentativo di ricostruire le ultime ore di vita dell'insegnante. Le affermazioni della donna, visibilmente scossa, però non hanno convinto gli inquirenti.

Così, il suo nome è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio. Si tratta, però, di un atto dovuto e Debora, che al momento è a piede libero.

Gli investigatori hanno messo sotto sequestro non solo il cantiere edile - in cui sarebbero state rinvenute alcune tracce di sangue - ma anche l'abitazione coniugale di Pamiro. Al sopralluogo, effettuato dagli uomini della scientifica, hanno preso parte anche il sostituto procuratore Rocco, la dirigente della squadra mobile di Cremona Zelica Ferrauto e il vice questore Bruno Pagani. Dall'appartamento è stato portato via un computer e i cellulari dei due coniugi. Sotto la lente degli inquirenti, ci sarebbe il profilo Facebook di Debora Stella.

Alcuni post, infatti, alla luce di quanto accaduto, avrebbero suscitato perplessità e interrogativi. Perché, ci si domanda, nei giorni scorsi la grafica ha deciso di condividere un violento frame della serie Twins Peaks? E che significato può avere il post, rappresentante uno spazio verde, pubblicato domenica 28 giugno? Qualcuno, tra i suoi contatti, le aveva chiesto "Dove sei?" e Debora ha risposto "Non lo so neppure io".