Tragedia a Torino: ha ucciso i genitori colpendoli con alcuni coltelli da cucina. L'omicida, reo confesso, si chiama Daniele Ferrero ed ha 30 anni. Le vittime sono il padre, Pierfrancesco Ferrero di 69 anni e la madre Marina Valetti, di 60 anni. Il duplice omicidio sarebbe avvenuto lunedì pomeriggio.
Torino, la ricostruzione dei fatti
Lunedì pomeriggio, Pierfrancesco Ferrero e la moglie Marina Valetti sono andati a trovare il figlio che abitava da solo in via Biscarra, nel quartiere Mirafiori di Torino. Non è ben chiaro cosa possa essere accaduto al punto da scatenare la furia omicida del figlio: dinamica e movente del duplice omicidio sono oggetto di indagini.
Sembrerebbe che dopo l'arrivo dei genitori nell'appartamento, sia sorto un litigio. Una vicina di casa ha riferito di aver sentito i familiari bisticciare, ma a distanza non ha capito il contenuto dell'alterco a cui, comunque, non ha dato importanza perché è stato di breve durata, né ha sentito richieste d'aiuto.
Il ragazzo ha ucciso i genitori utilizzando probabilmente più coltelli da cucina. Sembrerebbere che abbia vegliato il padre e la madre per alcune ore. Poi, verso la mezzanotte di lunedì, è uscito di casa, ha preso l'auto di proprietà della mamma con cui i genitori erano andati a trovarlo e ha vagato senza meta. Era in stato confusionale e aveva le mani sporche di sangue, quando è stato notato da una pattuglia dei carabinieri nei pressi del capolinea della metropolitana di Torino.
Fermato, è stato portato in caserma, a Rivoli.
Confessione e indagini
In caserma Ferrero, interrogato a lungo dai militari e dalla pm Barbara Badellino, ha confessato ed è stato sottoposto a fermo per il duplice omicidio. Si attende la convalida da parte del gip e la conferma della custodia cautelare in carcere. Giovanni Piscopo, capitano dei carabinieri della compagnia di Rivoli, ha riferito che dopo la sconvolgente confessione i militari si sono precipitati nell'abitazione dove sono stati trovati i corpi senza vita di Pierfrancesco Ferrero e Marina Valletti riversi a terra nel sangue.
I genitori che vivevano in collina, nella zona di Superga, a Baldissero Torinese, hanno altri due figli di 26 e 23 anni che al momento dei fatti si trovavano in Liguria. Pierfrancesco Ferrero, ex bancario, era in pensione, mentre la moglie Marina Valetti, lavorava allo sportello del Ministero dello sviluppo economico a Torino
Esistenza da segregato in casa
Daniele Ferrero avrebbe sofferto in passato di disturbi psichiatrici e sarebbe stato in cura per manie di persecuzione dal 2000 al 2012.
Circa un anno fa, un episodio l'aveva traumatizzato, peggiorando una condizione già problematica: era stato aggredito e picchiato da un gruppo di minorenni del suo quartiere per rapinargli la moto. Da quel momento, i suoi fantasmi si erano amplificati: temeva la realtà esterna e viveva recluso in casa. Vicini e commercianti di zona non lo incontravano quasi mai. Qualcuno non l'aveva mai visto, o non lo vedeva dal giorno della rapina subita. Incontravano invece molto spesso i genitori, descritti come persone gentili, educate, discrete.
Una vicina di casa ha tracciato un quadro apparentemente ordinario. Ha raccontato che vedeva di frequente i genitori che andavano a fare la spesa per il figlio nei negozi vicini.
Il papà, in particolare, andava tutti i giorni a trovare il figlio, era preoccupato per la sua condizione, tra loro sembrava ci fossero rapporti sereni. Bruno Todesco, il sindaco di Baldissero che ben conosceva la famiglia, ha riferito che in paese si sapeva che il ragazzo aveva problemi, ma niente faceva supporre che potesse accadere una tragedia del genere. La famiglia abitava a Baldissero dal 1983, mentre Daniele Ferrero si era trasferito a Torino dal 2010 dopo che i genitori gli avevano comprato casa.