Il corpo di Sabrina Beccalli non è nella vasca dei liquami di Vergonzaga, frazione rurale di Crema. La donna, 39 anni, mamma separata di un adolescente, ha fatto perdere le sue tracce nella notte tra il 14 ed il 15 agosto. Il comandante provinciale dei carabinieri di Cremona, Lorenzo Carlo Maria Repetto, si sta occupando, con la sua squadra, del caso di Cronaca Nera e, negli scorsi giorni, ha arrestato Alessandro Pasini, 45 anni, con l'accusa di omicidio e distruzione di cadavere.

Il corpo di Sabrina non è stato trovato

Nel pomeriggio di venerdì 21 agosto, presso il carcere di Cà del Ferro, si è svolta l'udienza di convalida del fermo di Alessandro Pasini.

L'uomo, assistito dall'avvocato Paolo Sperolini ha risposto alle domande del Gip Giulia Masci, ma, come riportato da Crema online, non si sarebbe dimostrato collaborativo. Si è limitato, infatti, a sostenere che la Sabrina sarebbe morta per un malore, forse causato da un'overdose. Poi, ha aggiunto che il corpo della donna sarebbe bruciato con la sua auto, una Fiat Panda.

Tuttavia, la ricostruzione di Pasini non coinciderebbe con quella effettuata dagli investigatori. I carabinieri, dopo aver ascoltato il 45enne, hanno quindi ritenuto opportuno riprendere le ricerche a Vergonzana e hanno posto sotto sequestro una cisterna di liquami. Dopo averla svuotata in parte, con una sonda, hanno provveduto a scandagliarla.

Tuttavia, la vasca agricola non ha restituito il corpo della giovane mamma.

Sabrina non avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza

Da quanto emerso dalle indagini, Sabrina, nella notte tra venerdì 14 e sabato 15 agosto avrebbe raggiunto con Pasini un'abitazione (appartenente a un'ex di lui) a Castelnuovo, quartiere di Crema.

Forse, insieme, hanno consumato droga e la 39enne ha rifiutato un'eventuale avance. I militari del Ris, durante un sopralluogo nella casa, hanno trovato il tubo della caldaia tagliato e l'ambiente saturo di gas.

L'avvocato della famiglia Beccalli, Antonino Andronico, nella giornata di domenica 23 agosto, ha comunque voluto precisare che Sabrina non aveva alcun problema di tossicodipendenza e non era seguita dal Sert.

Le piaceva concedersi della birra, ma stava imparando a non esagerare. Da poco, infatti, aveva trovato un buon lavoro e, per questo, aveva limitato gli eccessi. Il legale ha anche sottolineato che la 39enne conosceva Pasini, ma non era un vero e proprio amico; più che altro, era una "conoscenza da bar". Forse lo cercava quando voleva qualcosa da fumare, ma nulla di più.

Sabrina ha fatto perdere le sue tracce il giorno di Ferragosto. Intorno all'ora di pranzo avrebbe dovuto raggiungere il figlio Omar, affidato a degli amici la sera precedente, in piscina ad Antegnate (in provincia di Bergamo). Invece, nessuno l'ha più vista né sentita, ma alcune riprese effettuate da un sistema di videosorveglianza hanno ripreso Pasini alla guida dell'auto di Sabrina. Poche ore più tardi, la vecchia Panda, è stata rinvenuta carbonizzata a Vergonzana.