Una coppia di giovani fidanzati escursionisti ha vissuto ore di paura nella giornata del 13 agosto in Sicilia, precisamente in provincia di Catania. I due erano partiti di prima mattina per fare un'escursione sull'Etna, ma alle ore 18 ancora non erano rientrati in casa. Pertanto la madre del ragazzo ha allertato le forze dell'ordine. Immediatamente si è messa in moto la macchina delle ricerche: i due giovani sono stati rintracciati in tarda serata da alcuni militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza.

La gita sull'Etna e poi le difficoltà

Erano partiti insieme con lo scopo di arrivare alla Grotta del Gelo, ma ben presto i due giovani fidanzati si sono trovati in difficoltà. Arrivati alla grotta stanchi, assetati e senza cibo - invece di attendere i soccorsi - hanno intrapreso la difficile discesa, allo scopo di ritornare a Piano Provenzale. Ma l'inesperienza dei due escursionisti li ha portati a lasciare i sentieri battuti.

La loro intenzione era probabilmente quella di accorciare la discesa, ma in poco tempo si sono trovati nel bel mezzo di una fitta vegetazione, senza avere nessun riferimento visivo.

Le ricerche e il ritrovamento

La prima telefonata di richiesta di aiuto, da parte della madre del ragazzo, è arrivata al centralino del 112 attorno alle ore 18: l'operatore del numero di emergenza ha cercato di calmare la donna e allo stesso tempo ha allertato le forze dell'ordine presenti in zona.

I primi ad arrivare sul luogo sono stati i Vigili del Fuoco, che hanno iniziato le ricerche partendo dalla Grotta del Gelo, percorrendo la strada a ritroso senza però ritrovarli.

Provvidenziale è stato poi l'intervento del soccorso alpino della Guardia di Finanza di stanza a Nicolosi. Quest'ultimi, avendo a disposizione le nuove coordinate inviate dai due escursionisti, sono riusciti a ritrovarli intorno alle ore 21 nelle macchie di vegetazione di contrada Dagale a oltre 1.600 metri di quota.

Dopo lo spavento le raccomandazioni

I due giovani fidanzati - visibilmente sfiancati dalla fatica - sono stati prima rifocillati con generi di prima necessità e poi affidati alle cure dei sanitari, per fortuna per loro nulla di grave se non un grosso spavento.

I militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza - prima di riportarli a casa - non hanno fatto mancare le loro raccomandazioni per visitare il vulcano in sicurezza, tra le più importanti quelle di non lasciare mai i sentieri battuti, di partire con una buona scorta di cibo e di equipaggiarsi con un'attrezzatura adeguata.