Potrebbe esserci un'importante svolta nelle indagini sulla scomparsa e sulla morte di Viviana e del piccolo Gioele, 4 anni. Secondo i periti nominati dalle famiglie Parisi-Mondello, non sarebbe stata la donna a provocare l'incidente: l'Opel Corsa della dee-jay 43enne, infatti, secondo i consulenti sarebbe stata urtata dal mezzo Anas all'altezza dell'abitato di Caronia, sull'autostrada Messina - Palermo. “Vergogna! - ha sbottato - Daniele Mondello, marito e padre delle vittime - L’auto è stata sequestrata subito, mentre il furgone no". Questa sera, la trasmissione "Chi l'ha visto?" tornerà ad occuparsi del caso di Cronaca Nera.

Il furgoncino Anas potrebbe aver investito l'auto di Viviana

Viviana Parisi e Gioele hanno fatto perdere le loro tracce lunedì 3 agosto mentre, a bordo della loro auto, percorrevano l'A20 in direzione di Palermo. Mamma e figlio, prima della scomparsa, sono rimasti coinvolti in un incidente stradale. Finora, si è sempre pensato che la mamma originaria del torinese, avesse provocato l'incidente e si fosse scontrata contro un mezzo Anas fermo. Tuttavia, gli accertamenti effettuati nelle scorse ore presso l'autosoccorso "Letizia" di Brolo, in provincia di Messina, racconterebbero un'altra verità.

Carmelo Costa e Giuseppe Monfreda, consulenti nominati dalle famiglie Mondello-Parisi, infatti, hanno spiegato che ritengono probabile che il furgoncino degli operai Anas abbia invaso la corsia di sorpasso e, all'altezza del km 117 (all’interno della galleria Pizzo Turda), abbia travolto l'Opel Corsa guidata da Viviana.

Secondo i periti, inoltre, il piccolo Gioele, al momento dello schianto, non sarebbe stato assicurato all'apposito seggiolino che è risultato slacciato e non adeguatamente agganciato al sedile dell'auto. Come riportato nelle scorse ore anche da TgCom24, l'incidente sull'A20 non è stato lieve - come in un primo momento si era ipotizzato - e, a questo punto, ai fini dell'indagine, sarà fondamentale ricostruirne l'esatta dinamica.

La rabbia di papà Daniele

Il marito di Viviana, Daniele Mondello, nelle scorse ore, appresi gli ultimi aggiornamenti sul caso, si è sfogato su Facebook: "La polizia, a me, ha subito sequestrato l'auto, mentre agli operai che hanno investito mia moglie, il furgoncino è stato sequestrato solo dopo due settimane". L'uomo, sottolineando che nel frattempo il mezzo è stato portato in carrozzeria ed è stato in parte smontato ha commentato: "Una vergogna totale.

Dal 3 agosto continuano a sbagliare tutti i giorni".

A un mese dal ritrovamento nei boschi di Caronia dei corpi senza vita di Gioele e Viviana, rimangono da chiarire ancora molti punti oscuri. Tuttavia, il procuratore di Patti Angelo Cavallo ha esortato tutti a non trarre conclusioni affrettate in quanto i consulenti di parte sono ancora all'inizio del loro lavoro. Il magistrato ha concluso: "Non escludo nulla, tutte le ipotesi sono ancora aperte".