Giancarlo Girolami, presidente del Tribunale di Asti, ha confermato che non è sparito alcun reperto legato all'omicidio di Elena Ceste. Riconosciuto colpevole del delitto il marito della donna, Michele Buoninconti, condannato a 30 anni di carcere. Girolami ha rilasciato tale aggiornamento dopo la denuncia da parte dell'agenzia investigativa toscana Falco, che da qualche tempo ha ripreso le indagini per conto dell'ex vigile del fuoco. A detta del presidente Girolami, i reperti in questione potrebbero essere alcuni strumenti usati dalla polizia nel corso delle indagini al fine di rilevare tracce genetiche.

Essi, tuttavia, non sarebbero mai stati depositati presso l'Ufficio corpi di reato.

Elena Ceste, la replica di Girolami: 'Nessun reperto scomparso'

I membri della Falco investigazioni avevano segnalato una presunta sparizione di alcuni reperti correlati al caso di Elena Ceste dal Tribunale di Asti. Falco è un'agenzia sita a Lucca che ha ripreso da alcuni mesi le investigazioni per conto di Michele Buoninconti, ex marito di Elena, riconosciuto dai giudici come responsabile dell'omicidio della donna. L'esposto formale era stato presentato dall'investigatore privato Davide Cannella e dal biologo forense Eugenio D'Orio. I due professionisti si sarebbero accorti della sparizione effettuando un'attività ispettiva sui reperti.

Assieme alla denuncia, Davide Cannella ed Eugenio D'Orio avevano chiesto l'invio di ispettori ministeriali ad Asti. Alla fine, Giancarlo Girolami ha smentito il tutto assicurando che dal tribunale non sia "sparito alcun reperto". L'omicidio di Elena Ceste iniziò come una scomparsa avvenuta il 24 gennaio 2014 a Motta di Costigliole D'Asti.

Il suo cadavere venne ritrovato nove mesi dopo a un chilometro da casa presso un canale di scolo. Il marito Michele Buoninconti è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione.

Michele Buoninconti: 'I miei figli sono i miei angeli'

Michele Buoninconti ha rilasciato alcune dichiarazioni al settimanale Giallo riguardo ai suoi figli: "Sono i miei angeli - ha detto l'uomo - È come se mi avessero cancellato.

Vorrei guardarli negli occhi e dire loro che sono innocente". Buoninconti sta scontando la sua condanna a 30 anni in Sardegna, presso il penitenziario di Alghero. L'uomo si è sempre dichiarato estraneo all'omicidio di sua moglie Elena Ceste. Nonostante la sua condanna sia già passata in giudicato, l'ex vigile del fuoco non ha perso la speranza che il suo processo possa essere revisionato. Proprio per questo motivo, Michele si è affidato a un team di consulenti, tra i quali figura la criminologa Anna Vagli. Quest'ultima ha il compito di ricercare eventuali prove che possano scagionare il suo cliente.