Giorgio Medaglia, 34enne di Lodi, è scomparso nella notte tra il 28 ed il 29 giugno scorso, ed è stato ritrovato senza vita nelle acque del fiume Adda pochi giorni più tardi. La madre, Ombretta Meriggi, sostiene che sia stato ucciso. Gli inquirenti sembrano propendere per la tragica fatalità o per il gesto volontario, ma come ha sottolineato Il procuratore della repubblica Domenico Chiaro, le indagini non sono ancora chiuse. Anche la trasmissione di Federica Sciarelli, "Chi l'ha visto?" si sta interessando al caso di Cronaca Nera.

Avviati accertamenti per chiarire la dinamica

Giorgio è stato rinvenuto senza vita nel pomeriggio di venerdì 3 luglio nelle acque del fiume Adda, non lontano del ponte di Cavenago e dalla strada provinciale 169 che collega Cavenago D'Adda alla città di Crema. Il corpo, è riaffiorato una decina di chilometri più a valle rispetto al punto in cui erano stati recuperati il suo motorino ed alcuni suoi effetti personali.

La Procura di Lodi, come da protocollo, ha aperto un fascicolo - senza nessun indagato - e ha avviato gli accertamenti necessari per chiarire la dinamica dell'accaduto. Ad oggi, però, non sono emersi elementi tali da far presupporre un coinvolgimento di terze persone. Gli amici ed i familiari del giovane, tuttavia, sostengono che ci sia più di un punto da chiarire e pensano che qualcuno possa aver fatto del male al 34enne.

Giorgio, che dopo un periodo difficile, stava lavorando per recuperare la sua autonomia, secondo loro, non aveva motivo per suicidarsi. "Mio figlio - ha dichiarato la signora Ombretta - è stato ucciso da qualcuno che conosceva".

Nelle scorse settimane, anche la redazione di "Chi l'ha visto?" ha voluto approfondire quanto accaduto e, nella puntata di mercoledì 7 ottobre, dopo aver ripercorso la vicenda, ha chiesto aiuto ai suoi telespettatori.

La scomparsa di Giorgio e il giallo del motorino abbandonato

Giorgio Medaglia ha lasciato la sua abitazione all'Albarola, quartiere alla periferia di Lodi, intorno alle 21:30 di domenica 28 giugno. Poi, a bordo del suo scooter bianco si è allontanato e nessuno lo ha più visto né sentito. La madre Ombretta, con la quale conviveva, è infermiera e, secondo quanto ricostruito, quella sera non l'ha sentito uscire: stanca per il lungo turno di lavoro, infatti, a quell'ora già dormiva.

L'indomani, però, accortasi dell'assenza del figlio, ha segnalato la sua scomparsa e sono state avviate le ricerche.

I carabinieri, hanno ritrovato il motorino di Giorgio vicino ad un supermercato di viale Aosta, nel quartiere Martinetta, sempre a Lodi, e hanno appreso, dal racconto di un testimone, che le due ruote erano state portate lì da un ragazzino sui 15 anni con una t-shirt bianca ed il fisico esile. Chi era quel giovane e come mai aveva lo scooter del 34enne è, ancora oggi, un mistero. I militari, hanno anche constatato che sulla moto c'erano due caschi. "Perché due, se il giovane era uscito da solo?" si è domandata anche Federica Sciarelli.

Da chiarire anche perché, come è emerso dall'autopsia, Giorgio avesse circa 1 grammo/litro di alcol nel sangue. I familiari del ragazzo e il personale del centro psicosociale che lo seguiva, sostengono infatti che il 34enne non toccasse alcolici.