“Ho ucciso mio marito”. Nelle scorse ore una telefonata inquietante è arrivata nella centrale operativa dei carabinieri di Modena. A chiamare, da una struttura ricettiva di Pavullo nel Frignano, è stata una 53enne mantovana, che aveva appena tentato di togliersi la vita, ingerendo diversi medicinali. I soccorritori, giunti immediatamente sul posto, inizialmente hanno pensato che la donna avesse parlato in quel modo perché in preda ad allucinazioni. Poi però hanno scoperto la verità: la signora si era rifugiata in quel bed and breakfast dopo aver davvero compiuto un delitto ed essere scappata via.

Infatti le forze dell’ordine si sono precipitate a casa sua in via Mozart a Mantova e lì hanno trovato il marito della 53enne, ormai privo di vita. L’uomo, un operaio di 51 anni, era nel suo letto, colpito a morte da diverse coltellate al petto. Nell’abitazione si trovava anche la madre della vittima, 79 anni, riversa a terra in stato confusionale. L’anziana aveva diverse ferite lievi alle mani e sul corpo: “Mio figlio deve ancora tornare dal lavoro” ha sospirato sotto shock a chi gli ha prestato le prime cure.

I primi soccorsi nella casa in cui si trovava il corpo del marito, vegliato dall’anziana madre

Secondo le prime ricostruzioni, dopo aver ucciso il marito, la 53enne è uscita di casa, chiudendo a chiave la porta blindata dell’abitazione nel quartiere Valletta Valsecchi.

Non si sa che fine abbia fatto il cane della coppia, un esemplare di grossa taglia. Tra i primi ad arrivare sul posto, giovedì pomeriggio, subito dopo la segnalazione dei carabinieri di Modena, sono stati i vigili del fuoco che hanno raggiunto il balcone al primo piano con una scala, visto che l’ingresso era bloccato. I soccorritori hanno tratto in salvo la 79enne, che è stata immediatamente accompagnata all’ospedale Carlo Poma di Mantova con un’ambulanza.

I vicini hanno sentito in passato la donna litigare con il marito

Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della scientifica, il medico legale e gli altri inquirenti che dovranno ricostruire cosa è accaduto. Innanzitutto bisognerà capire quando è avvenuto il delitto: secondo le prime ricostruzioni la 53enne è stata vista sotto casa per l’ultima volta tre giorni prima della macabra scoperta.

A quanto pare la coppia si era trasferita nell’abitazione della 79enne da alcuni mesi, in seguito a problemi economici che avevano spinto i due a lasciare l’appartamento in affitto in cui vivevano prima, a Curtatone. Inoltre i vicini li avrebbero sentiti litigare spesso nelle scorse settimane; qualcuno ha anche fatto riferimento all’abuso di alcol. Al momento però nessuno sa con certezza cosa sia successo tra le mura domestiche.

Il marito della sospettata è stato ucciso con un coltello da cucina

Come riporta la stampa locale, sembra certo che il 51enne sia stato ucciso con un coltello da cucina, che non è stato ancora ritrovato. Al momento non si sa se l’omicidio sia avvenuto nel corso dell’ennesimo litigio, oppure se la moglie abbia aspettato che l’uomo si fosse addormentato per colpirlo.

Sono stati sequestrati tutti i coltelli ritrovati in casa, che saranno analizzati alla ricerca di eventuali tracce. Secondo gli inquirenti, l’anziana madre della vittima sarebbe stata aggredita dopo che è intervenuta per difendere il figlio: le ferite sulle mani sembrerebbero indicare che la 79enne abbia cercato di proteggersi durante una colluttazione. Per avere risposte più chiare si attende l’interrogatorio della 53enne che si è autoaccusata di aver ucciso il marito: la donna, ricoverata in ospedale in seguito alla lavanda gastrica, nelle prossime ore sarà sentita dal magistrato che si occupa del caso, la pm Carmela Sabatelli.