Maria Chiara P., la 18enne di Amelia (terni) trovata senza vita sabato 10 ottobre, stando a quanto riferito dal fidanzato Francesco di 21 anni, avrebbe ricevuto come "regalo di compleanno" una dose di eroina. Una dose che, probabilmente, le è stata fatale. In attesa dei risultati dell'autopsia disposta dal sostituto procuratore Camilla Coraggio, il giovane, a lungo ascoltato dagli inquirenti, è stato iscritto nel registro degli indagati per omissione di soccorso aggravata dalla morte della compagna. Del caso di cronaca nera si sta occupando la Procura di Terni di concerto con gli uomini del capitano di Amelia, Raffaele Maurizi, e con i militari del colonnello Marco De Martino.

Il compleanno 'da sballo'

Maria Chiara P., figlia di un'infermiera e di un operatore della Comunità Incontro (centro di recupero dalle dipendenze fondato da don Pierino Gelmini), venerdì 9 ottobre ha festeggiato il suo diciottesimo compleanno con le amiche. La serata è poi proseguita in compagnia del fidanzato Francesco col quale, come ammesso dallo stesso ragazzo davanti agli inquirenti, qualche ora prima aveva assunto della droga, precisamente dell'eroina.

Le dosi, coma ha raccontato il 21enne, sarebbero state una sorta di "regalo di compleanno", acquistate per celebrare la raggiunta maggiore età di Maria Chiara. Secondo le prime ricostruzioni, venerdì la coppia avrebbe raggiunto Roma in treno per comprare, al costo di 20 euro, l'eroina in una delle tante piazze di spaccio della Capitale.

Prima ancora di rientrare ad Amelia, i due se la sarebbero iniettata. Una volta in paese, poi, la ragazza ha partecipato con la sua solita compagnia ad un apericena (a cui sarebbe arrivata, sempre secondo quanto raccontato dalle amiche, già provata e priva di appetito) e, solo in un secondo momento ha raggiunto l'abitazione di via Rimembranze del compagno.

Qui, la giovane si è addormentata e non si è più svegliata.

Il fidanzato di Maria Chiara indagato per omissione di soccorso

Francesco, nei giorni scorsi, è stato a lungo ascoltato dai carabinieri. L'interrogatorio in caserma è durato circa 9 ore ed il 21enne amerino, dopo un primo momento di smarrimento, si è dimostrato collaborativo ricostruendo le ultime ore di vita della fidanzata.

I carabinieri della Compagnia di Amelia e del Reparto Operativo di Terni, titolari delle indagini, hanno comunque individuato una sorta di "finestra temporale". Si teme infatti che il ragazzo abbia lasciato passare delle ore dal momento in cui si è reso conto che Maria Chiara stava male sino all'istante in cui ha allertato il 118. Per questo motivo, per ora, il pm Coraggio ha deciso di indagarlo a piede libero per omissione di soccorso. Mercoledì 14 ottobre, il medico legale, eseguirà l'autopsia. L'esame permetterà non solo di capire se il lasso di tempo lasciato trascorrere dal 21enne avrebbe potuto evitare la tragedia, ma anche di individuare le esatte cause che hanno condotto al decesso della ragazza.