Il numero delle vittime per infezione da coronavirus in Italia sale a 40.192 dall’inizio dell’epidemia. Ieri, giovedì 5 novembre, il bollettino ufficiale ha riportato 445 morti, mai così tanti dal 23 aprile. Ma quella di ieri è stata anche la giornata che ha segnato il record di contagi: in 24 ore sono stati registrati 34.505 nuovi casi di positività al coronavirus in Italia, cioè il numero di infezioni più alto di sempre rilevato nell'arco di una giornata.

La curva dei contagi sale vertiginosamente

Il tasso di positività sfiora il 16 per cento: questo significa che su 100 tamponi effettuati, 16 sono risultati positivi.

La curva dei contagi sta crescendo velocemente, ma fare più tamponi non significa necessariamente trovare più casi. "Oggi sono stati registrati +34.505 positivi e non è certo un buon segnale, anche se i tamponi effettuati sono stati circa 220mila (219.884). I morti sono 445", ha dichiarato Gianni Rezza, il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute. "Ieri i nuovi contagi sono stati 30550 su quasi 212mila tamponi, 352 i morti. Rispetto a marzo, cioè, si evidenzia come i casi di Coronavirus siano distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questo vuol dire che l'incidenza è elevata in tutte le regioni, la curva cresce e le regioni rosse o arancioni resteranno tali per almeno due settimane".

Il Veneto, il Lazio e la Sicilia ieri hanno raggiunto il loro record assoluto in termini di nuovi casi. Nella Regione veneta si sono registrati +3264 positivi, mentre nel territorio laziale sono stati rilevati +2735 contagi. La Sicilia, invece, ha comunicato 1322 casi di positività al Coronavirus. I pazienti ricoverati con sintomi in Italia sono 23256, ma i malati più gravi nelle terapie intensive raggiungono il numero di 2391 unità.

Le Regioni che hanno registrato più morti sono: Lombardia (+139), Piemonte (+39), Veneto (+38) e Lazio (+35).

In Calabria un carabiniere rimane ferito durante un corteo

La Regione Calabria ha comunicato che i decessi registrati da inizio epidemia per infezione da coronavirus sono 124 e non 125 come riportato nel bollettino ufficiale.

In Calabria, al momento, risultano 217 pazienti ricoverati con sintomi, 11 in terapia intensiva, 4016 in isolamento domiciliare. Gli attualmente positivi sono 4244, ma nelle ultime 24 ore si sono registrati 358 nuovi casi di contagio e 4 vittime. In Calabria, però, aumentano le contestazioni avverso l’ultimo Dpcm del 3 novembre che ha collocato la Calabria in zona rossa. Ieri sera si è tenuta una manifestazione di protesta a Reggio Calabria, la città sullo Stretto di Messina. Nel corso della marcia pacifica, è rimasto ferito un carabiniere.

Il corteo, a cui hanno partecipato circa 600 persone, è partito da piazza De Nava in direzione del palazzo del governo. Durante la manifestazione, a cui erano presenti un gruppo organizzato da movimenti di destra e un altro costituitosi spontaneamente sui social, sono state fatte esplodere quattro bombe carta e si è assistito al lancio di oggetti.

Il carabiniere è rimasto ferito dal colpo di una pietra. Secondo le ricostruzioni di un testimone, il sasso sarebbe stato lanciato dal lato della piazza su cui si affaccia Palazzo Alvaro, sede della Città Metropolitana. Il militare ha perso sangue da un orecchio, riportando un graffio dietro il lobo. Una delegazione del corteo è stata ricevuta in prefettura.