Oggi, venerdì 13 novembre, a Carignano - comune alle porte di Torino sconvolto nei giorni scorsi da una strage familiare - è stato indetto il lutto cittadino. Le parole utilizzate dal sindaco Giorgio Albertino per descrivere quanto accaduto all'alba di lunedì 9 novembre in frazione Borgata Ceretto, però, hanno sollevato polemiche e critiche. In molti, infatti, si domandano come sia possibile, di fronte ad un padre che uccide, nel sonno, moglie e figli di 2 anni, parlare semplicemente di "sorte crudele".

'Terribile e crudele sorte'

Il sindaco Albertino, nell'ordinanza volta a proclamare il lutto cittadino dalle ore 10 alle ore 13 di venerdì 13 novembre, ha spiegato che un’intera famiglia di Carignano, nei giorni scorsi, è stata "falciata da una terribile e crudele sorte".

Poi, parlando di "tragico ed ingiustificabile avvenimento" ha sottolineato che, l'intera comunità, ammutolita ed attonita, si trova obbligata a riflettere sul senso della vita e della morte.

Il comunicato - in cui l’Amministrazione Comunale, in quanto prima rappresentante della comunità civile, partecipa all'indicibile tragedia delle famiglie coinvolte - ha sollevato più di una critica. Il sindaco, infatti, non ha fatto cenno al fatto che ad uccidere a colpi di pistola Barbara, 38 anni, e i piccoli Alessandro ed Aurora, sia stato Alberto A., marito e padre della vittime. Albertino, che conosceva l'omicida, non ha fatto nessun riferimento alla responsabilità individuale dell'uomo, operaio alla Cerealceretto, che dopo aver ucciso anche il cane di famiglia, si è tolto la vita.

Le polemiche sui social

Sui social, nelle scorse ore, in molti hanno attaccato la "storytelling" del primo cittadino di Carignano. "Perché non si parla di omicidio plurimo e di femminicidio?" si domanda il popolo del web. "Davvero – fanno notare i commentatori social – è possibile derubricare con tanta facilità una tragedia di proporzioni simili?".

In molti, si chiedono anche se, veramente, la morte violenta di una madre, di due fratellini e del cane si possa semplicemente attribuire alla sorte crudele.

Per il momento, l'amministrazione comunale non ha replicato alle polemiche. Intanto, i carabinieri di Moncalieri, coordinati dal pm Livia Locci, stanno continuando ad occuparsi del caso di Cronaca Nera.

Ancora non ci sono certezze, ma non si esclude che dietro la strage familiare di Borgata Ceretto vi sia la gelosia. Da quanto si è appreso, Barbara e Alberto stavano infatti passando un periodo di crisi. La donna, segretaria in un centro commerciale dell'hinterland torinese, si sentiva trascurata dal marito e, nei mesi scorsi, avrebbe iniziato una nuova relazione con un collega. Accastello, che avrebbe fatto seguire la moglie e scoperto il tradimento, da quanto sembra, non riusciva però ad accettare la fine del suo matrimonio.