"Ha ucciso Chester Bennington". Mattia R., il giovane fermato per l'omicidio, ad Ancona, di Michele M., parrucchiere 26enne, lunedì 7 dicembre ha postato su Facebook un inquietante video. Nella sua delirante story, incolpava, tra insulti e parolacce, la vittima di aver provocato la morte del frontman dei Linkin Park (morto suicida, nel 2017, nella sua casa in California) e di avergli rubato una fidanzata che, a quanto sembra, neppure esisterebbe. Il giovane si trova ora in stato d'arresto con l'accusa di omicidio volontario premeditato.

Il video social del fermato

Michele M. è stato ucciso a coltellate nella mattinata di ieri, martedì 8 dicembre, in via Maggini, ad Ancona. Poche ore dopo, sui social, è diventato virale un video, ora al vaglio degli inquirenti, postato dal suo assassino reo confesso, un suo vecchio compagno di scuola. Nella story si sente Mattia, pieno di rabbia e rancore, dichiarare "Al Pinocchio (il quartiere in cui la vittima viveva, ndr) sono un branco di infami di m...a, Michele M. ha fatto morire Chester Bennington".

Poi, senza mai minacciare direttamente di morte il suo coetaneo, Mattia, per tutta la durata della story, ha continuato a inveire contro di lui accusandolo anche di avergli rubato la fidanzata.

"Mi piaceva una ragazza - ha spiegato addolcendo per la prima volta i toni - ma non faccio il nome perché poi ho scoperto che, nonostante il suo negare, era stata anche con lui". "Michele ha sfruttato le mie paranoie per rovinarmi la storia - ha continuato - solo perché mi ero fatto mezzo pezzo di cocaina".

La Procura dorica, chiamata a ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e a individuare il movente, in queste ore sta vagliando anche la pista passionale.

Tuttavia, gli amici che i due giovani avevano in comune sostengono che la "storia della ragazza" sia tutta un'invenzione. Anche, perché, da quanto si apprende, da qualche tempo, il parrucchiere aveva una relazione stabile.

Il delitto

Michele era a conoscenza del video. A informarlo, lunedì pomeriggio, era stata una pattuglia di carabinieri.

Ad avvisare i militari era stata proprio la madre di Mattia. Il giovane, infatti, era uscito deciso a trovare quello che considerava il suo rivale e la donna, preoccupata che il figlio commettesse una pazzia, aveva allertato le forze dell'ordine. Il parrucchiere, tuttavia, era a casa, al sicuro. Il 26enne, consapevole delle fragili condizioni mentali dell'amico, non riusciva però a dare un senso alle sue fissazioni.

Anche Mattia, lunedì sera, dopo aver vagato per ore era rientrato nel suo appartamento, rassicurando la mamma. Tuttavia, il tarlo, non avrebbe mai smesso di roderlo e di tormentarlo. Così, ieri mattina, era uscito di nuovo, con un coltello a serramanico.

Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Ancona, Michele stava parlando con un conoscente non lontano da casa quando Mattia gli è arrivato alle spalle e lo ha aggredito. Il ragazzo sarebbe stato colpito da almeno 9 fendenti. Quello letale lo avrebbe raggiunto al collo.