Contro Benno Neumair, 30 anni, gli inquirenti avrebbero preparato un dossier lungo migliaia di pagine. Il giovane è stato arrestato nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 gennaio con l'accusa di aver ucciso i genitori Laura Perselli (68 anni) e Peter Neumair (63) e di averne occultato i corpi. La trasmissione Chi l'ha visto?, che si sta interessando al caso, nelle scorse ore, sulla sua pagina Facebook, ha puntualizzato che i legali del giovane sono pronti a chiedere il Riesame.

Il dossier a carico di Benno

Nella giornata di sabato 30 gennaio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano Carla Scheidle, ha deciso di convalidare il provvedimento di fermo nei confronti di Benno Neumair disponendo la custodia cautelare in carcere.

L'insegnante trentenne appassionato di culturismo, è dunque stato portato in una cella di isolamento della casa circondariale di Via Dante. Tuttavia, nei prossimi giorni, dovrebbe essere trasferito nella terza sezione, quella dove si concentrano maggiormente i carcerati italiani e sudtirolesi.

Il giovane, secondo gli inquirenti, avrebbe ucciso, forse avvelenandoli, il padre e la madre la sera del 4 gennaio. Poi, prima di recarsi dall'amica Martina a Ora (abitato a pochi km da Bolzano), avrebbe gettato i loro corpi nell'Adige dal ponte Ischia-Frizzi di Vadena. A carico del giovane, gli investigatori coordinati dai pm Igor Secco e Federica Iovene, avrebbero preparato un dossier di migliaia di pagine.

Gli avvocati di Benno pronti a ricorrere al Riesame

Durante l'udienza di convalida del fermo Benno si è avvalso dalla facoltà di non rispondere. La reticenza del giovane, però, potrebbe essere, semplicemente, una strategia difensiva. I suoi legali, gli avvocati Angelo Polo e Flavio Moccia, infatti devono ancora studiare la corposa e dettagliata relazione prodotta dalla pubblica accusa.

Per i pm sussisterebbero, oltre al rischio di reiterazione del reato, anche i pericoli di inquinamento delle prove e di fuga. il giovane, infatti, avrebbe tentato di ripulire, in un autolavaggio, la Volvo di famiglia con dell'acqua ossigenata.

I difensori, tuttavia, avrebbero rigettato in toto il teorema accusatorio della Procura.

A loro dire, il loro assistito non avrebbe mai tentato, nelle scorse settimane, di contattare un testimone. Gli avvocati, da quanto si apprende, hanno già annunciato il ricorso al tribunale del Riesame. L'istanza potrebbe essere presentata già nei prossimi giorni. Inoltre, i legali hanno confermato la loro decisione di inoltrare istanza di incidente probatorio. In questo modo, vorrebbero ottenere maggiori garanzie difensive, soprattutto sul fronte scientifico.