Tra le notizie di cronaca che hanno creato maggior clamore negli ultimi giorni vi è sicuramente la morte di Bartolomeo Bondanese, detto Romeo, giovane di 17 anni di Formia. Il ragazzo ha perso la vita in seguito a un litigio con un gruppo di ragazzi, tra cui vi era anche Camillo, di soli 16 anni. Quest'ultimo, la notte dell'accaduto, è stato fermato dagli inquirenti per aver sferrato una coltellata all'arteria femorale di Romeo. Quest'ultimo, in seguito a tale accoltellamento, ha poi perso la vita. Camillo, nelle ultime ore, è stato scarcerato in quanto, secondo il procuratore, non ha agito con la volontà di uccidere.

Per questo si trova ora ai domiciliari.

Ad incastrare Camillo le videocamere di sorveglianza di un locale

Il tutto è avvenuto lo scorso 16 di febbraio quando, in via Vitruvio, a Formia, si è consumata la tragedia. Poche ore dopo l'accaduto, Camillo è stato fermato dagli investigatori con l'accusa di aver accoltellato la giovane vittima: le videocamere di sorveglianza di un locale della zona, infatti, avevano ripreso gli istanti dell'aggressione. Lo stesso Camillo, durante la violenza, è rimasto ferito a una mano. Per questo, si trovava da allora in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario, aggravato da motivi futili e abietti. Inoltre, il 16enne è stato anche accusato di lesioni gravi e di violazione delle norme riguardanti il possesso di armi: il ragazzo, infatti, ha portato fuori dalla propria abitazione un coltello, poi utilizzato nell'omicidio.

Le indagini hanno portato ad escludere l'ipotesi di un agguato

Nella giornata di oggi, venerdì 19 febbraio, Camillo si è presentato davanti ai giudici del Tribunale dei minorenni di Roma. Durante tale udienza, il sostituto procuratore per i minori di Roma, Maria Perna, insieme al giudice per le indagini preliminari Federico Falzone, ha valutato che l'imputato non ha agito con la volontà di uccidere e, per questo, gli sono stati assegnati i domiciliari.

Tale valutazione è giunta in seguito a delle indagini sulla vicenda effettuate dal commissariato locale, oltre che da un interrogatorio durato oltre due ore al quale si è sottoposto Camillo nella mattinata odierna. In particolare, le indagini hanno portato gli inquirenti ad escludere l'ipotesi di un agguato. Il tutto, infatti, è partito da una rissa e da una serie di provocazioni, poi sfociate nella coltellata letale.

Le indagini, comunque, non sono ancora concluse: nella giornata di domani verrà effettuato l'esame autoptico sul cadavere di Romeo e non è da escludere che, nel corso delle prossime ore, possano essere aggiunti almeno un'altra decina di ragazzi nel registro degli indagati.