Violenza, botte e maltrattamenti alla moglie per aver postato sui social un video in cui ballava con i propri figli. L'episodio è accaduto a Giugliano, comune in provincia di Napoli.

L'uomo 43enne, originario di Varcaturo, marito della donna e autore delle violenze, era già noto alle forze dell'ordine. Già da mesi, infatti, si era reso protagonista di offese e percosse nei confronti della donna: creando un clima di terrore nell'ambiente domestico e gravi conseguenze fisiche e psicologiche su moglie e figli minorenni.

Una violenza reiterata che è sfociata in un'aggressione avvenuta nei giorni scorsi.

Il motivo sarebbe da individuare nella gelosia dell'uomo nei confronti della moglie, dopo che essa aveva postato un semplice video in cui ballava con i figli su un social network.

Marito la picchia, aveva pubblicato un video in cui balla con i figli

L'uomo 43enne non è nuovo a episodi di maltrattamenti e violenza. Già in passato, infatti, aveva colpito la moglie con un bastone di legno, procurandole lesioni tali da rendere necessario il ricovero ospedaliero, presso l'ospedale di Giugliano, in provincia di Napoli. Erano circa nove mesi, come accertato dalle forze dell'ordine, che l’uomo minacciava e aggrediva la donna, causandole frequenti attacchi d’ansia e una sensazione di timore continuo.

In occasione dell'ultimo episodio - dopo che la donna aveva pubblicato un video sui social - l'uomo avrebbe iniziato a urlare e sbraitare, minacciando ferocemente la moglie fino all’arrivo dei carabinieri che lo hanno tratto in arresto.

Il 43enne, che se ne era andato di casa per un paio di giorni, era tornato all’abitazione coniugale contro il volere della donna. A quel punto sono arrivati i carabinieri che lo hanno arrestato.

Violenza sulle donne in crescita

Con l’insorgere dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nei primi mesi del 2020, i media e i servizi specializzati hanno fin da subito iniziato a parlare di un probabile futuro aumento dei casi di violenza contro le donne tra le mura domestiche.

Il numero dei femminicidi familiari con vittime conviventi è salito da 49 a 54 (+10,2%). Il rapporto di convivenza, che già nel 2019 si presentava per il 57,6% delle vittime, ha raggiunto il 67,5% nei primi dieci mesi del 2020.

A scattare una fotografia ancor più nitida è l’analisi delle chiamate al numero verde 1522, il centralino del Dipartimento Pari opportunità: nei primi 10 mesi dell’anno sono aumentate superando in 10 mesi i livelli degli anni precedenti, con le vittime salite a quota 12.833 al 30 ottobre.