Nella mattinata di giovedì 15 aprile, il figlio di un’anziana coppia di Cerignola, in provincia di Foggia, ha sentito il rumore di uno sparo provenire dall’appartamento al piano di sotto, dove vivevano i genitori, e ha subito chiamato la polizia e il 118. Entrati nell’abitazione – situata in via Giordano Bruno – i soccorritori si sono trovati davanti a una scena drammatica: l’83enne Francesco Polidoro giaceva, agonizzante, ai piedi del suo letto, mentre la moglie Anna Petronelli, 81 anni, era ormai priva di vita, freddata da un colpo di pistola.

L’uomo, ferito alla testa, è stato immediatamente portato in ospedale. In camera da letto gli agenti hanno ritrovato, vicino ai corpi, una pistola regolarmente detenuta dal proprietario di casa. Al momento non si esclude nessuna pista investigativa, anche se si propende a ritenere che l’anziano abbia sparato alla moglie, gravemente malata, e poi abbia provato a togliersi la vita.

La moglie del pensionato era gravemente malata

Secondo una prima ipotesi degli inquirenti, Polidoro, agricoltore da anni in pensione, forse non sopportava più di vedere la moglie affetta da una grave malattia degenerativa. Quindi avrebbe deciso di ammazzarla, mentre la donna era ancora a letto, utilizzando la sua pistola, una calibro 7,65 legalmente acquistata dall’anziano.

Dunque avrebbe avvolto l’arma in un cuscino per attutire il colpo, sparandole alla testa. Poi avrebbe rivolto la rivoltella contro di sé, mirando alla tempia, tuttavia senza riuscire a uccidersi. Adesso l’uomo è ricoverato in condizioni molto gravi presso il reparto di rianimazione del Policlinico Riuniti di Foggia. Probabilmente non sarebbe sopravvissuto se uno dei quattro figli della coppia, che vive in un appartamento al piano di sopra, non avesse immediatamente dato l’allarme, chiamando la polizia, verso le nove di mattina.

Con ogni probabilità l’anziano ha ucciso la moglie e poi ha tentato di suicidarsi

In queste ore le indagini, coordinate dalla pm Giuseppina Gravina, procedono per chiarire la dinamica di quello che sembra a tutti gli effetti un caso di omicidio-suicidio. Non si è ancora capito se il pensionato abbia sparato un colpo contro se stesso subito dopo aver ammazzato la moglie o se sia passato del tempo prima del secondo sparo, quello che avrebbe fatto scattare l’allarme.

Di certo l’anziano non ha lasciato in casa un messaggio che spiegasse le ragioni del suo gesto; a quanto pare nessuno aveva mai nutrito sospetti sulle sue intenzioni. Inoltre dalla Procura di Foggia hanno reso noto che, per eliminare ogni dubbio residuo, nelle prossime ore sarà effettuata come atto dovuto anche la prova dello stub sul figlio della coppia, in modo da rilevare eventuali residui di polvere da sparo.

Quello del pensionato che avrebbe ammazzato la moglie non è il primo caso del genere in zona

Un episodio che ricorda quello avvenuto nelle ultime ore a Cerignola si è verificato nello stesso paese il 13 novembre 2019, quando in una casa di campagna situata in località Posta Aucello, Francesco Ciuffreda, agricoltore 69enne, ha utilizzato la sua pistola per uccidere la moglie Giuseppina Pantone, 65 anni, e poi anche una vicina di casa, Luminita Brocan, 55enne di origine romena, prima di togliersi la vita.

Inoltre nel 2021 c’è stato un altro caso di Cronaca Nera simile in provincia di Foggia: lo scorso 26 gennaio a Orta Nova la bracciante agricola Tiziana Gentile, 48 anni, è stata ammazzata a coltellate nel suo appartamento. Il presunto autore del delitto, Gerardo Tarantino, 46 anni, arrestato il giorno seguente, si è ucciso nella sua cella lo scorso 3 aprile.