Alberto Matano, conduttore de La vita in diretta, ha annunciato durante la trasmissione di venerdì 21 maggio di aver ricevuto una diffida per un servizio relativo al caso della scomparsa di Denise Pipitone, la bambina sparita nel 2004 da Mazara del Vallo. Negli ultimi mesi, le numerose segnalazioni su presunti avvistamenti di Denise, avevano riacceso i riflettori sulla vicenda.

L'annuncio di Matano nel corso de La vita in diretta

La diffida è arrivata in seguito alla realizzazione di un servizio in cui gli inviati de La vita in diretta avevano intervistato la zia di Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise.

Il documento intima alla Rai, e in particolar modo agli autori della trasmissione, di non mandare in onda l'intervista in quanto non è stato registrato il consenso della donna. In realtà, lo stesso Matano ha dichiarato che la donna avrebbe concesso il suo consenso a rilasciare l'intervista alla troupe. In un primo momento la scelta dell'ex conduttore del Tg1 è stata quella di modificare la scaletta del programma senza dare spiegazioni, ma successivamente non ha esitato a mostrare al pubblico le ragioni della mancata trasmissione del servizio.

La rabbia di Alberto Matano per la diffida

Alberto Matano è apparso visibilmente scosso dalla notizia giunta durante la trasmissione e non ha esitato a esprimere la sua opinione, dicendo di provare rabbia in quanto il suo lavoro è fatto anche di questo e che non c'è nulla di male nel raccontare delle vicende accadute 17 anni prima.

L'intervista sarebbe stata infatti composta da una serie di domande inerenti al giorno della scomparsa di Denise: la donna avrebbe dichiarato di non aver visto il nipote prima delle 13 del primo settembre 2004. Successivamente i due si videro per pranzare insieme. Nel 2004, Gaspare Ghaleb fu uno dei sospettati del rapimento di Denise, assieme all'allora compagna Jessica Pulizzi.

I due vennero assolti in tutti i gradi di giudizio.

I presunti avvistamenti di Denise Pipitone

I riflettori sul caso di Denise si sono riaccesi in seguito ad un suo presunto avvistamento in Russia: nel corso di una trasmissione che si occupa di rintracciare i genitori di ragazzi orfani, si sosteneva che una 20enne avvistata a Mosca sarebbe potuta essere Denise Pipitone. Dopo alcuni di giorni, il programma russo si rese conto dell'incompatibilità del gruppo di sanguigno della ragazza con quello di Denise.

Successivamente, ai primi di maggio, si è appreso che la procura di Marsala ha riaperto il fascicolo sulla scomparsa della bambina: gli inquirenti hanno eseguito anche delle ispezioni all'interno di uno stabile di proprietà della mamma di Jessica Pulizzi.

In seguito alla riapertura del fascicolo, non sono mancate ulteriori segnalazioni di presunti avvistamenti. Il primo ci sarebbe stato l'11 maggio in Calabria, quando due donne hanno invitato i carabinieri a verificare la somiglianza tra Denise e una ragazza rumena di 19 anni, scoprendo dal test del Dna che si trattava di due persone diverse. Il 12 maggio è stato invece il giorno in cui il legale di Piera Maggio, mamma di Denise, ha ricevuto una lettera anonima in cui un uomo confessa di aver visto un'auto con a bordo una bimba che piangeva, proprio il giorno in cui Denise è sparita da Mazara del Vallo.