Roberta Venturella, un tempo tutor di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa da da Cles (Trento) lo scorso 14 marzo ha parlato dello stato d'animo della 31enne prima della sua scomparsa, affermando che fosse "quasi terrorizzata". Ci sarebbe stato un clima pesante nell'ospedale di Santa Chiara di Trento, dove la ragazza era stata trasferita dopo aver vinto un concorso. Roberta Venturella è professore associato presso l'università degli studi Magna Graecia di Catanzaro. Nel corso di unintervista a FanPage si è augurata che quanto accaduto a Sara possa aiutare altri a risolvere una situazione di malessere sul posto di lavoro.

Venturella conosceva molto bene la giovane scomparsa. La docente, in qualità di tutor, aveva seguito la formazione professionale della giovane. Sara Pedri era riuscita ad avere un posto a tempo indeterminato presso l'ospedale di Cles iniziando di conseguenza un nuovo capitolo della sua vita in Trentino. Tuttavia, la sua esperienza presso il nosocomio sarebbe stata negativa e caratterizzata da innumerevoli umiliazioni.Sara aveva parlato di questi episodi con le amiche, famigliari e alcune ex colleghe.

Sara Pedri: la formazione come ginecologa

Roberta Venturella ha dichiarato di conoscere molto bene Sara Pedri. Fin da subito le due avrebbero instaurato un legame che andava ben oltre il semplice rapporto professionale.

Venturella ha visto crescere Sara nel quinquennio della sua formazione come ginecologa a Catanzaro. La docente è sicura che nell'ospedale in cui Sara era andata a lavorare, sia successo qualcosa, poiché la ragazza non avrebbe mai manifestato depressione o comportamenti suicidi. Roberta Venturella ha parlato di Sara Pedri come una giovane dottoressa dal carattere forte, esuberante e intraprendente, ma anche testarda e volitiva.

È anche vero che Sara sarebbe stata una persona molto severa con se stessa e, a detta della professoressa Venturella, il suo nuovo luogo di lavoro (in cui sarebbe stata più volte denigrata) abbia potuto farla sentire inadeguata, tanto da farle avere una reazione negativa.

Il trasferimento a Cles

Sara Pedri aveva lasciato Catanzaro lo scorso novembre, dopo aver vinto un concorso.

Si era dunque trasferita a Cles, ma una volta arrivata presso la cittadina in provincia di Trento, era stata mandata a lavorare presso l'ospedale Santa Chiara. Il reparto di ginecologia del nosocomio sarebbe stato per lei un ambiente poco ospitale. Roberta Venturella ha dichiarato: "Ha iniziato a essere sempre più silenziosa, preoccupata, quasi terrorizzata " tanto da non avere neanche più il tempo per mangiare o per dormire. Peraltro, in sala operatoria la 31enne sarebbe stata vittima di alcuni episodi si mobbing.