Possibile svolta nella vicenda di Sara Pedri, ginecologa 32enne originaria di Forlì scomparsa il 4 marzo scorso da Cles (Trento), dove si era trasferita per lavoro. Nelle scorse ore, come riportato da diverse testate, sarebbe stato individuato un corpo nel lago di Santa Giustina (bacino artificiale nel cuore della Val di Non), sito poco lontano dal ponte di Mostizzolo, dove vennero fiutate delle tracce riconducibili alla donna. Nella giornata di martedì 6 luglio sono inoltre attesi nel reparto di ginecologia del Santa Chiara di Trento (dove Sara prestava servizio) gli ispettori ministeriali inviati dal ministro Roberto Speranza.

Il corpo nel lago potrebbe essere di Sara Pedri

Poco dopo la scomparsa di Sara Pedri, i cani molecolari specializzati nella ricerca di corpi e nell'individuazione di tracce ematiche, fiutarono all’imbocco della pista ciclabile della val di Sole, nei pressi del ponte di Mostizzolo, sopra il fiume Noce, alcune tracce riconducibili ala giovane ginecologa.

Nella stessa area, come è noto, venne rinvenuta la Volkswagen T-Roc della dottoressa, con all'interno ancora il suo telefono cellulare ed il suo portafoglio.

I cani molecolari, stando a quanto trapelato, avrebbero anche segnalato la possibile presenza di un corpo nelle acque del vicino Lago di Santa Giustina. I resti non sono stati ancora recuperati ed identificati ed è dunque impossibile, per il momento, stabilire se appartengano o meno a Sara Pedri. Il lago, infatti, è tristemente noto per i tanti suicidi a cui ha fatto da cornice.

Gli ispettori ministeriali nell'ospedale di Sara Pedri

Nella giornata di lunedì 5 luglio, il dottor Saverio Tateo, primario di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, ha ripreso servizio dopo il periodo di ferie iniziato poco dopo la partenza dell'inchiesta interna avviata per far luce su quanto accaduto veramente nel reparto dell'azienda sanitaria trentina.

Sara Pedri, assunta nel novembre 2020, stando a quanto denunciato da familiari ed amici, non si sarebbe trovata bene nelle corsie del nosocomio trentino e sarebbe stata vittima di mobbing. Il difficile clima lavorativo sarebbe stato confermato anche da diverse colleghe della 32enne e dall'importante turnover degli ultimi anni.

Anche per questo, il ministro della Salute Roberto Speranza, sollecitato dal deputato forlivese Marco Di Maio e dalla senatrice trentina Donatella Conzatti (entrambi di Italia Viva), ha deciso di inviare i suoi ispettori nel reparto in cui prestava servizio la dottoressa Pedri. La delegazione ministeriale, come precisato da Di Maio, ascolterà il personale ed acquisirà informazioni e materiale utile per chiarire la vicenda.