Non vi è ancora la sicurezza totale, ma sarebbero pochi i dubbi sulle sorti di Sara Pedri, la ginecologa 32enne scomparsa da Cles (Trento) lo scorso 4 marzo. Il suo corpo potrebbe trovarsi sul fondo del lago Santa Giustina. In questo periodo le acque del lago sono profonde 50 metri e tale situazione sta mettendo in difficoltà le ricerche della ragazza. Una vicenda molto difficile ha caratterizzato la vita della giovane Sara prima della sua sparizione. La ragazza sarebbe stata infatti vittima di mobbing presso l'ospedale Santa Chiara di Trento in cui lavorava.

Sono quattro mesi e mezzo che la famiglia della 32enne attende la verità su ciò che è realmente accaduto alla donna. Sara è scomparsa senza lasciare traccia alcuna. Il caso di Sara Pedri ha generato un vero e proprio caos politico e amministrativo presso l'azienda ospedaliera di Trento. Il primario Saverio Tateo, uno dei dirigenti trasferiti in seguito alla sparizione della 32enne, ha fatto sapere tramite i propri legali di essere estraneo ai fatti.

Scomparsa Sara Pedri: l'indagine interna all'ospedale

Da ricordare, inoltre, come al momento sia in atto un'indagine interna presso l'ospedale di Trento in cui lavorava Sara Pedri prima della sua scomparsa. Presso l'ospedale Santa Chiara sono stati ascoltati almeno 110 dipendenti.

Gli investigatori stanno lavorando sul presunto mobbing che la ragazza avrebbe subito all'interno del reparto di Ginecologia e ostetricia. Data la situazione, la commissione ha deciso il trasferimento del primario Saverio Tateo e della vice Liliana Mereu: il primo a Pergine, la seconda a Rovereto. Il motivo sarebbe una evidente incompatibilità ambientale tra Tateo e Mereu e il resto del team.

Da evidenziare come ci sia un'altra commissione, in tal caso esterna, inviata dal ministro della Salute Roberto Speranza, di cui si attendono alla fine di luglio. Lo stesso Speranza desidera fare chiarezza sul caso di Sara Pedri, caratterizzato ancora da ombre e incertezze.

Numerosi gli accertamenti da svolgere

Sono numerosi gli accertamenti da svolgere sulla vicenda di Sara Pedri.

Accertamenti di tipo politico, professionale e amministrativo. Alle prese con problemi da risolvere troviamo anche la giunta della provincia autonoma di Trento e gli stessi dirigenti dell'ospedale Santa Chiara. Si attende per il prossimo 19 luglio un consiglio straordinario sui temi riguardanti la sanità locale, che ha come fonte proprio la vicenda legata alla 32enne scomparsa. Per quanto riguarda la magistratura al momento è stato aperto un fascicolo, senza però alcun indagato. Inoltre, i magistrati proseguono nell'ascolto di persone e nella raccolta di elementi.

Le dichiarazioni della sorella

Emanuela, sorella di Sara Pedri, ha riportato tramite alcune dichiarazioni riportate dal Resto del Carlino, che attualmente un gommone fa il giro del lago Santa Giustina almeno un paio di volte a settimana.

A meno che il corpo di Sara non riaffiori da solo, forse le ricerche coi sommozzatori dovranno essere rimandate la prossima primavera, quando il livello del lago raggiunge il suo punto più basso, ovvero i 25 metri.