Un arresto importante è avvenuto nella capitale degli Emirati Arabi Uniti, attraverso una operazione congiunta ccordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli e che ha visto coinvolte diverse forze di polizia italiane. La persona fermata è Raffaele Imperiale, latitante, arrestato il 4 agosto scorso a Dubai, dove si era stabilito da tempo a seguito della latitanza. La notizia è stata diffusa solamente il 18 agosto e il Ministero degli Esteri ha già inoltrato la richiesta di estradizione. Il boss della camorra è stato inserito nella lista dei novantasette criminali italiani più pericolosi ed è nota la sua passione per Van Gogh.

Chi è il boss della camorra Raffaele Imperiale

Raffaele Imperiale (47 anni), capo dell'omonimo clan, è nato a Castellammare di Stabia, ed è noto nell'ambiente criminale della piana flegrea con il soprannome di “Lello di Ponte Persica”, il toponimo di una delle frazioni del comune campano. Da questo luogo ha cominciato, da giovanissimo, la costruzione del suo sodalizio criminale specializzandosi nel traffico internazionale di cocaina e alleandosi con i clan di Napoli fin dal 2000, in particolare allacciando dei rapporti con il clan Di Lauro di Secondigliano e avendo come punto di riferimento Elio Amato e Antonio Orefice.

Un estimatore di Van Gogh

Raffaele Imperiale risulta avere una grande passione per l'arte, predilgendo in particolar modo il geniale artista olandese Vincent Van Gogh.

Infatti, nel corso degli anni, è riuscito ad acquisire illegalmente due suoi capolavori trafugati nel 2002 ad Amsterdam, ossia “La Spiaggia di Scheveningen” del 1882 e “La Chiesa di Nuenen” del 1884, valutati introno ai 100 milioni di euro, due capolavori che per per anni la FBI ha cercato, inutilmente, di ritrovare. Recentemente, lo stesso capo della camorra ha rilasciato al quotidiano “Il Mattino" di Napoli una intervista nella quale ha respinto al mittente ogni accusa di latitanza e nel contempo ha affermato di volersi mettere a disposizione della giustizia.

Le sue parole sono state abbastanza eloquenti: “Ho una condanna non definitiva a otto anni di reclusione. Non credo che questo sia coerente con l'etichetta di wanted più ricercato della Campania. La realtà è che la storia dei quadri di Van Gogh mi ha giovato processualmente ma mi ha nuociuto mediaticamente....”

Il commento all'arresto da parte del minstro dell'Interno Lamorgese

Luciana Lomorgese, titolare del Ministero dell'Interno, ha espresso la massima soddisfazione per l'arresto di Raffaele Imperiale, sottolineando che l'articolata indagine, congiunta a una efficace collaborazione tra le forze di polizia italiane e internazionali, ha permesso di assicurare il camorrista alla giustizia. Ha affermato Lamorgese: “Un eccellente risultato che dimostra ancora una volta la capacità delle nostre forze di polizia di contrastare i fenomeni criminali anche di carattere transnazionale”.