A 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone nuovi tasselli si aggiungono a una vicenda che presenta ancora numerosi lati oscuri. Del caso è tornata a parlare l'ex pm Maria Angioni che diresse le indagini dall'ottobre del 2004 al luglio del 2005. In più di una circostanza il magistrato ha riferito di essere certa che la figlia di Piera Maggio è viva e che non si troverebbe in Italia. Nelle scorse ore il giudice del lavoro del Tribunale di Sassari ha raccontato nuovi risvolti legati alla vicenda sulla pagina Instagram Conoscere.

Incalzata da Morena Zapparoli, giornalista de Il Fatto quotidiano, dalla criminologa Isabel Martina e dal blogger Michele Belfiore l'ex pubblico ministero ha fatto riferimento a un documento che attesterebbe il mancato controllo delle frontiere da parte delle forze dell'ordine il giorno dopo la scomparsa di Denise Pipitone e in particolare in relazione al transito di una minore partita da Trapani in direzione Tunisia.

Maria Angioni e il giallo della bambina partita dal porto di Trapani

Nel corso della diretta Instagram, Maria Angioni si è soffermata a lungo sulla questione della motonave partita dal porto siciliano in direzione Tunisia. L'ex pm ha precisato che a bordo del natante erano presenti due adulti residenti a Mazara del Vallo. Di quest'ultimi ha fornito le iniziali precisando che la ragazzina è stata imbarcata con dati che non risulterebbero in nessun registro pubblico.

Nel dettaglio il giudice del lavoro ha precisato che i documenti attesterebbero la presenza di un bambina nata il 13 gennaio 1997 a Ragusa che, però, non esisterebbe all'anagrafe. Elementi che, secondo il magistrato, farebbero sospettare che la piccola sia stata imbarcata con una falsa identità il giorno dopo la scomparsa della figlia di Piera Maggio.

Una questione che Maria Angioni ha cerchiato in rosso nella speranza di un intervento della Procura di Marsala.

Per l'ex pm la ragazzina sarebbe stata registrata con una falsa identità

Non solo l'ex pm ha fatto riferimento a un altro particolare che l'ha lasciata perplessa. Durante la diretta Instagram Maria Angioni ha sostenuto che la ragazza che aveva indicato come la presunta Denise Pipitone, nel corso di una trasmissione televisiva avrebbe successivamente cambiato la sua residenza anagrafica e fiscale spostandola da Mazara del Vallo all'estero.

Elementi sui quali il magistrato spera che gli inquirenti facciano luce dopo gli approfondimenti fatti in relazione alle segnalazioni su Olesya Rostova e su una ragazza rumena residente in Calabria. Nel frattempo il giudice del lavoro del Tribunale di Sassari è stata rinviata a giudizio per false dichiarazioni al pm con la prima udienza del processo che è fissata per il 23 dicembre davanti al giudice monocratico del Tribunale di Marsala.