La Procura di Trapani ha smentito di aver aperto un fascicolo di inchiesta in relazione alla segnalazione dell’ex pm Angioni sulla vicenda della motonave D’Abundo partita dal porto siciliano in direzione Tunisi con a bordo una bambina. L’indiscrezione è emersa nel corso della puntata del 14 settembre di Ore 14, in onda su Rai 2, con il conduttore Milo Infante che ha riferito che l’ex patron dell’imbarcazione aveva riferito alla redazione di essere stato contattato dagli inquirenti per delle informazioni sulla compagnia Medmar. Durante la puntata del 15 settembre il conduttore del programma televisivo non ha escluso che la richiesta sia partita dalla Procura di Marsala, titolare dell’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone.

Il portavoce della compagnia di navigazione, Salvi Monti, ha confermato che nel 2004 la D’Abundo copriva la tratta segnalata da Maria Angioni.

Successivamente la motonave è stata demolita in seguito alla cessione della società. L’uomo ha precisato che alla compagnia era stata chiesta la lista passeggeri per risalire all’identità della bambina e delle due persone, originarie di Mazara del Vallo, che partirono il 2 settembre dal porto di Trapani ma che i documenti non erano più nella disponibilità della società. Dall'altra parte l'ex pm ribadisce su Facebook di avere un'ampia documentazione sulla questione.

La Procura di Trapani smentisce l'apertura di un'inchiesta sulla segnalazione dell'ex pm Angioni

Alcune settimane fa l’ex pm Maria Angioni aveva riferito via social di una possibile pista tunisina in relazione alla scomparsa di Denise Pipitone.

In particolare il magistrato ha fatto riferimento ad una bambina, nata a Ragusa il 13 gennaio 1997, che sarebbe partita da Trapani sulla motonave D’Abundo accompagnata da due adulti originari di Mazara del Vallo il giorno dopo la scomparsa della figlia di Piera Maggio. Il giudice del lavoro del Tribunale di Sassari ha fornito le iniziali precisando che la ragazzina è stata imbarcata con dati che non risulterebbero in nessun registro pubblico.

Segnalazione che ha scatenato un nuovo vespaio di polemiche con chi ha manifestato scetticismo sul quanto riferito da Maria Angioni. Quest’ultima ha replicato a coloro che sostenevano che nel 2004 non partivano imbarcazioni da Trapani per la Tunisia con un nuovo post pubblicato su Facebook: “I documenti sono tanti e dimostrano tutti che nel 2004 partivano traghetti per Tunisi”.

Il magistrato insiste su Facebook: 'I documenti sono tanti'

Quanto affermato da Maria Angioni è stato confermato da Salvo Monti, portavoce della compagnia di navigazione Medmar, che nel corso della trasmissione Ore 14 ha precisato che nel 2004 la motonave D’Abundo copriva la tratta Trapani-Tunisi. Durante la trasmissione Milo Infante ha riferito che la Procura di Trapani aveva chiesto delle informazioni sulla compagnia e che probabilmente era stato aperto un fascicolo d’inchiesta.

A distanza di 24 ore il procuratore capo della Procura, Gabriele Paci, ha smentito di aver avviato un’indagine sulla segnalazione del magistrato che si occupò del caso Denise Pipitone dall’ottobre del 2004 al luglio del 2005.

Dall’altra parte il giudice del lavoro di Sassari ha ribadito su Facebook di avere un’ampia documentazione sulla questione della motonave D’Abundo. “Arriveranno in questi giorni alla Procura della Repubblica di Roma, assieme alla comunicazione della Polizia di Frontiera di Trapani del 2.9.2004” – ha precisato il magistrato.