"Ora non è più di nessuno". Poco dopo aver ucciso a coltellate il figlioletto Alex, due anni, Erzsebet Katalin Bradacs, ex ballerina 45enne di origine ungherese, ha inviato una foto del corpo insanguinato all'ex marito Norbert Juhász, suo connazionale residente, tutt'ora, nel paese dell'Est Europa. Il 20 settembre scorso, il Tribunale di Budapest gli aveva affidato il piccolo ma la donna, anziché accompagnare il bimbo dal padre, era fuggita nel nostro Paese, tra le province di Siena e Perugia. Ora dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato.

Del caso di Cronaca Nera si sta occupando il pubblico ministero di turno Manuela Comodi.

Il dolore del papà di Alex

Non si dà pace il papà del piccolo Alex, il bambino ucciso nel pomeriggio di venerdì 1° ottobre a Città della Pieve, alle porte di Perugia. "Era il mio angelo" ha dichiarato sconvolto. Poi, sottolineando di averlo amato sopra ogni cosa, lo ha ricordato come un ragazzino molto sveglio e innamorato della vita. "Lo volevo al mio fianco - ha concluso - Non potrò mai perdonare Katalin per ciò che ha fatto".

Stando a quanto riportato da diverse testate la donna, poco dopo aver ucciso il piccolo, ha inviato una foto del corpo del bambino sul cellulare del figlio 18enne (avuto da un'altra relazione).

"Ora - ha scritto nel messaggio - Non apparterrà a nessuno di noi". Il giovane, ha subito inoltrato l'immagine a Norbert che ha immediatamente allertato le forze dell'ordine. "Ho sperato che fosse falsa - ha spiegato l'uomo - invece lo aveva fatto per davvero".

Alex era stato affidato al padre

Come riferito dall'associazione per padri separati Apák az Igazságért Közhasznú Egyesület (di cui Norbert era membro), due settimane fa, il 20 settembre, Alex era stato affidato al padre con "effetto immediato".

Erzsebet Katalin Bradacs, quindi, avrebbe dovuto portare il bimbo all'ex marito già giovedì 23 settembre. Invece la 45enne, senza dire nulla a nessuno, ha lasciato l'Ungheria ed ha raggiunto, indisturbata, l'Italia. Qui, a Chiusi, comune tra la provincia di Siena e quella di Perugia, grazie a un ex datore di lavoro, la donna ha trovato un alloggio.

Pochi giorni prima del delitto, Norbert aveva denunciato il rapimento del figlio sottolineando che la ex compagna non fosse assolutamente adeguata a occuparsi del bambino. A suo dire, aveva già minacciato di dargli fuoco.

Erzsebet Katalin Bradacs, in stato di fermo in carcere da sabato 2 ottobre, davanti agli inquirenti si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Oggi, lunedì 4 ottobre, comparirà a Capanne davanti al giudice Angela Avila, La donna, finora, si è detta innocente ed ha fornito versioni discordanti e poco attendibili. A suo carico, però, ci sarebbero "numerosi e significativi" elementi d'accusa. Sempre per oggi è in programma l'autopsia sul corpo del piccolo Alex.