Nelle ultime ore sono arrivati nuovi aggiornamenti sulle condizioni di Egan Bernal, corridore colombiano che lo scorso 24 gennaio è stato protagonista di un bruttissimo incidente. Il ciclista, infatti, si trovava in Colombia ed era intento a preparare la prossima stagione, quando si è schiantato a circa 60 km/h contro la parte posteriore di un pullman. L'impatto è stato molto forte, al punto che il corridore della Ineos è stato trasportato subito presso la struttura sanitaria 'La Sabana di Bogotà', dove i medici ne hanno stabilito il ricovero in terapia intensiva.

La necessità del nuovo intervento è emersa da una nuova diagnostica per immagini

Il corridore, stando a quanto comunicato dalla clinica, si trova ancora ricoverato in terapia intensiva. Nonostante questo, comunque, fino a poche ore fa si pensava che il peggio fosse già alle spalle, con il corridore pronto alla fase di riabilitazione. Infatti, come era stato ammesso dagli stessi operatori sanitari, si pensava che Bernal si sarebbe dovuto sottoporre solamente a dei trattamenti secondari alla mano e alla bocca.

Tuttavia, le condizioni di Egan sono sempre state monitorate e proprio una diagnostica per immagini effettuata nelle ultime ore ha evidenziato la necessità di sottoporre il ciclista a un secondo intervento alla colonna vertebrale.

Operazione, questa, che i medici hanno ritenuto necessaria e che (almeno nelle intenzioni) dovrebbe aiutare il ciclista a riprendersi nel migliore dei modi.

La clinica universitaria, poi, ha concluso il bollettino medico su Bernal affermando che continueranno i massimi sforzi per aiutare il ciclista verso il "processo di guarigione", sempre rimanendo con uno spirito di fiducia verso un ''rapido miglioramento''.

Molti i danni subiti da Bernal, tra cui una perforazione del polmone e la frattura delle vertebre

La nuova operazione alla colonna vertebrale, comunque, si aggiunge ai numerosi interventi ai quali Bernal è stato sottoposto negli ultimi giorni. A causa dell'incidente, infatti, il corridore ha subito delle fratture alle vertebre, al femore destro, alla rotula destra e alle costole.

Il corridore della Ineos, poi, ha anche subito un trauma toracico e, soprattutto, una perforazione di un polmone.

Come ammesso dallo stesso corridore, a causa della forza dell'impatto subito, Bernal ha rischiato di diventare paraplegico: ''Dopo aver tenuto il 95% di possibilità di restare paraplegico, e quasi di perdere la vita facendo quello che mi piace, oggi voglio ringraziare la Clinica La Sabana, Dio, la mia famiglia, la mia ragazza e tutti gli specialisti per aver fatto l'impossibile''.