Continuano le indagini sulla scomparsa e sulla morte di Liliana Resinovich, l'ex dipendente 63enne della regione Friuli Venezia Giulia ritrovata senza vita mercoledì 5 gennaio nei pressi dell'ospedale psichiatrico San Giovanni di Trieste.

Nei giorni scorsi, da quanto si apprende, gli investigatori hanno acquisito una lettera scritta da un caro amico della donna, Claudio Sterpin, ex podista 80enne. Nella missiva l'uomo avrebbe fatto il nome di tre persone, a suo dire, forse coinvolte nel delitto. Il caso di Cronaca Nera è seguito dal procuratore capo di Trieste Antonio De Nicolo.

La lettera dell'amico di Liliana Resinovich

Claudio Sterpin non crede che Liliana Resinovich possa essersi suicidata. E dopo il ritrovamento del suo corpo, l'82enne, con altri amici, ha scritto una lettera in cui ha messo nero su bianco i propri pensieri su quanto potrebbe essere accaduto alla 63enne.

"Una ricostruzione personale - ha spiegato - di come, secondo me, sono andate le cose". L'uomo, da quanto si apprende, in quelle righe avrebbe anche fatto i nomi di tre persone che, secondo la sua opinione, potrebbero essere coinvolte - o addirittura protagoniste - nella morte di Liliana.

Sterpin ha consegnato la lettera a una vicina di casa e amica della 63enne. Ma ora, quelle poche righe sono state acquisite dagli inquirenti e l'ex podista è stato recentemente convocato in questura, dove è stato ascoltato dagli agenti della Squadra Mobile.

Ancora nessun indagato per la morte di Liliana Resinovich

"Mi hanno chiesto chiarimenti in questura - ha dichiarato Claudio Sterpin - la questione però è semplicissima. Con degli amici carissimi, due settimane fa, abbiamo fatto delle congetture su quello che è accaduto a Liliana, come del resto ha fatto tutta Italia". Quindi ha sottolineato: "Anziché tenerle così a voce, sospese, ho preferito metterle per iscritto.

Sono solo due righe, giusto per vedere se più o meno abbiamo indovinato la trama". Poi ha concluso: "Non c'è nessun altro segreto. La nostra opinione personale è che Liliana sia stata uccisa. Questa è anche l'opinione condivisa dalla maggioranza delle persone".

Al momento, comunque, per la scomparsa e la morte di Liliana Resinovich non c'è alcun indagato.

L'autopsia non ha chiarito le cause e le circostanze che hanno portato la 63enne alla morte e, non potendo escludere con certezza il suicidio, il pm ha ritenuto opportuno non aprire un fascicolo per omicidio.

Liliana, sposata con Sebastiano Visentin, ex fotografo 72enne. aveva fatto perdere le sue tracce martedì 14 dicembre. Quella mattina, avrebbe dovuto incontrare proprio Claudio Sterpin, con il quale aveva recentemente riallacciato i rapporti. Secondo l'uomo, l'ex dipendente della Regione con il marito non era felice e avrebbe voluto lasciarlo.