Grande preoccupazione è stata manifestata in Vaticano alla notizia dell'invasione russa in Ucraina e subito la Chiesa cattolica di tutta Italia si è mobilitata non solo con le iniziative di preghiera, ma anche di gesti concreti di solidarietà.

Il grido di dolore di Papa Francesco per l'Ucraina

Non è stata la prima volta che il Santo Padre ha espresso la sua preoccupazione per la situazione in Ucraina, poi sfociata nel bombardamento delle truppe russe ordinato da Putin. D'altra parte, Papa Bergoglio da sempre ha sostenuto in questi anni la tesi di una “terza guerra mondiale a pezzi”, come è nel caso della tensione di questi ultimi giorni che sta rischiando di far precipitare il mondo in un baratro.

Intanto, nelle alte sfere vaticane il pensiero su questo conflitto è pressoché unanime, Un pensiero influente è stato esternato dal direttore di Civiltà Cattolica, il gesuita padre Antonio Spadaro, molto vicino al papa come consigliere, che ha espresso il desiderio che si ponga fine alla “follia della guerra”. Ma anche in Radio Vaticana, un commento è stato espresso dall'ucraino padre Radko Vaolodymyr di L'viv (l'antica Leopoli). Il religioso, ai microfoni dell'emittente, ha informato sulla attuale situazione. Infatti, secondo quanto ha comunicato, si sentono delle sirene dappertutto, nonché bombardamenti di piccole e grandi città. Il patriarca di L'viv ha implorato la pace e ha invitato tutta a pregare affinché questo obiettivo della pace si raggiunga nel più breve tempo possibile.

Il papa ha indetto una giornata di preghiera e di digiuno nella giornata del 2 marzo

Papa Francesco non ha scelto questa data a caso, come ha annunciato nell'udienza generale del 23 febbraio. Il 2 marzo di quest'anno, infatti, coincide con l'inizio della Quaresima, e la scelta del vescovo di Roma di far coincidere l'inizio del cammino quaresimale con una giornata di preghiera e di digiuno per l'Ucraina.

Dovrà essere l'occasione per far riflettere il mondo sull'inopportunità della guerra, e nel darne l'annuncio, il Papa ha usato le parole di un suo predecessore, papa Pio XII che, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, in un celebre radio messaggio, denunciò la crudeltà di un conflitto con queste parole: “Tutto è perduto con la guerra”.

Il timore del papa è quello della estensione su scala geografica di una tensione tra due stati dell'Europa orientale, da sempre ai ferri corti tra per ragioni storiche. Le parole per l'indizione della giornata di preghiera del 2 marzo pronunciate dal Santo Padre sono state queste: “Invito tutti a fare del prossimo 2 marzo, mercoledì delle ceneri, una Giornata di digiuno per la pace. Incoraggio in modo speciale i credenti, perché in quel giorno si dedichino intensamente alla preghiera e al digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra.”