La paura di un conflitto nucleare - come conseguenza della guerra in Ucraina - torna ad agitare il mondo in seguito alle minacce di Vladimir Putin. Si registrano in tutto il mondo aumenti di richieste per l'acquisto di bunker antiatomici. Si tratta di un fenomeno che esisteva da tempo ma che ha subito una recente impennata dettata dall’inizio del conflitto. Prima chi comprava un rifugio antiatomico lo faceva per i più disparati motivi, l’apocalisse nucleare era certamente una di queste, ma le ragioni si potevano ricercare anche in un’esasperazione dei cambiamenti climatici, oppure per costruire delle mini-città che potessero essere preparate a qualunque genere di disastro. Per questo motivo si tratta di un mercato diversificato che spazia dai più classici bunker antiatomici a rifugi di lusso, forniti di ogni genere di comfort e comodità.

Inoltre si tratta di un mercato recente, visto che l’aumento e la costruzione di queste strutture ha avuto picchi a ridosso delle due guerre mondiali, i principali leader del secondo conflitto avevano bunker personali, e della Guerra fredda.

Bunker in Italia

La questione interessa anche l'Italia come spiegato da Giulio Cavicchioli, imprenditore mantovano specializzato nella costruzione di bunker civili e militari e titolare della Minus Energie, che ha riscontrato un aumento delle richieste.

Le minacce atomiche di Putin e del suo ministro degli esteri Sergei Lavrov sono arrivate fino in Italia. Secondo quanto evidenziato da Cavicchioli in recenti interviste, dallo scoppio della Guerra in Ucraina, le telefonate e le richieste per acquistare un bunker sono vertiginosamente aumentate. Le richieste provengono maggiormente dal Nord Italia e da Roma, visto lo status di Capitale.

Le spese vanno dai 2.500/3.000 euro al metro quadro le dimensioni medie si attestano sui 25, 30 metri quadri.

Bunker nel resto del Mondo

Un aumento delle richieste registrato anche in altri paesi del Mondo. Come racconta a Business Insider Gary Lynch, general manager della Rising S Company, azienda del Texas specializzata nella costruzione di rifugi per la sopravvivenza.

Lynch ha parlato di un'impennata nelle richieste e nelle telefonate all'azienda per avere maggiori informazioni sulla costruzione dei rifugi antiatomici e per comprare i bunker. Ha spiegato come il 24 febbraio, giorno in cui la Russia ha invaso l'Ucraina, ha venduto 5 bunker per cifre che vanno dai 70mila ai 240mila dollari. Si tratta di un netto aumento rispetto alle precedenti richieste in quanto - spiega Lynch - l'azienda di solito vende da due a sei bunker al mese e in inverno di solito il mercato è molto più lento.

Nello stesso articolo si legge come l'US Buildings Group, azienda della Carolina del Nord specializzata nella costruzione di 'safety structure', strutture di sicurezza, abbia registrato un aumento di telefonate di circa il 130% rispetto al febbraio del 2021 e che 47 di 97 colloqui avuti con i potenziali clienti hanno avuto luogo dopo l'invasione.

Situazione simile a quella che si è verificata nel Regno Unito. Così come spiegato dal Daily Mail la domanda di bunker antiatomici è aumentata dopo le minacce di Vladimir Putin. La Subterranean Spaces, azienda specializzata nel settore, ha parlato di un incremento "del 100% rispetto all'anno precedente". Le richieste arrivate all'azienda, come spiegato dal fondatore Charles Hardman, hanno riguardato anche la possibilità di avere kit per costruire bunker in autonomia, "come se la gente volesse costruire il proprio bunker nucleare", ha aggiunto sorpreso Hardman.

I bunker di lusso: apocalissi atomica e climate change

I rifugi antiatomici però non sono solo i bunker sommersi che riempiono l'immaginario collettivo, esiste un mercato di bunker di lusso per miliardari che da tempo si preparano all'apocalissi atomica in regge capaci di proteggerli anche dal nucleare.

Secondo quanto riportato da un articolo della Cnn del 2019 ci sono diversi manager, star dello sport e magnati della tecnologia che hanno progettato i propri rifugi con piscine sotterranee e giardini sommersi illuminati da uno speciale sistema di luci che permette di simulare la luce naturale. Alcuni bunker sono progettati anche per ospitare comunità. Si tratta spesso di bunker militari dismessi costruiti dagli Usa o dai governi dell'ex Urss che vengono fortificati e progettati per resistere agli attacchi nucleari. Sono muniti di ogni confort per ricordare il mondo esterno, compresi giardini idroponici, teatri, aule, cliniche, spa e palestre. Cnn parla della realizzazione di una struttura capace di ospitare intorno alle 5mila persone per un prezzo che va da 25 a 200 mila dollari per persona a seconda dello spazio che intendono occupare.

Una delle principali aziende che sviluppano questi progetti è la Vivos che ha costruito strutture sia negli Stati Uniti che in Europa.

Per l'insieme di rifugi che dà vita alla "moderna arca di Noè" del vecchio continente, l'azienda spiega di aver utilizzato una fortezza costruita dai sovietici durante la guerra fredda. Una struttura in grado di resistere ad un'esplosione nucleare a distanza ravvicinata ma anche a "incidenti aerei, agenti biologici e chimici, onde d'urto massicce, terremoti, impulsi elettromagnetici, inondazioni e praticamente qualsiasi attacco armato".

Hitler, Mussolini, Stalin, Churchill e Tito: la storia dei bunker

La corsa ai rifugi non è cosa nuova. Lynch a Business Insider ha spiegato che "ci sono persone oggi che ricordano la crisi missilistica di Cuba".

Si tratta di uno degli episodi più critici della guerra fredda, il momento in cui il mondo è stato il più vicino possibile ad un conflitto atomico. Secondo diversi analisti si sarebbe trattato dell'unica volta in cui gli Usa abbiano alzato il livello di sicurezza al Defcon 2, la scala di valori che valuta lo stato d'allerta delle forze armate a stelle e strisce, il cui massimo è Defcon 1. Il livello 2 indica l'allarme rosso ovvero dell'imminenza di un conflitto nucleare che prevede lo schieramento delle truppe entro sei ore dall'avvio dell'allarme. Si tratta del momento di maggior tensione raggiunto dalle due superpotenze dell'epoca (Usa e Urss). L'utilizzo dei bunker è iniziato a partire dalla Prima Guerra Mondiale per poi aumentare e svilupparsi nella seconda, (Hitler, Mussolini, Stalin, Churchill e Tito, disponevano del loro bunker personale) e per affermarsi durante la Guerra fredda, quando il pericolo di un'imminente catastrofe atomica fece scattare quella che fu definita: "La corsa ai rifugi antiatomici".

In Italia esistono ancora alcuni Bunker realizzati a partire dalla seconda guerra mondiale in poi, disposti per lo più nel Nord tra il Friuli e Milano dove ad esempio sono rinomati i bunker Breda, i rifugi antiaerei della V Sezione Aeronautica della Breda, presenti nel settore est del Parco Nord del capoluogo lombardo, oggi utilizzati per incontri artistici e culturali.